Il nulla di fatto per quanto riguarda un accordo sul tetto del debito statunitense ma soprattutto il ritorno delle vendite sul settore bancario americano, impattano sui mercati europei che si avviano a chiudere la giornata in generale territorio negativo. In questo contesto perde terreno anche il Ftse Mib con i prezzi che si avvicinano pericolosamente alla soglia psicologica dei 27.000 punti. Dal punto di vista operativo fondamentale sarà la tenuta di questi sostegni, per evitare che la fase correttiva in atto possa proseguire fin verso i minimi della scorsa ottava situati in area 26.500 punti. Al contrario, come abbiamo più volte scritto in questi giorni, sarà solo con una conferma oltre i 27.500 punti che l'indice potrebbe rimettere in moto il trend rialzista con primi obiettivi i 27.750-27.800 punti e successivamente la soglia dei 28.000 punti. In questo contesto tra i titoli che a Piazza Affari riescono a tenere bene le posizioni troviamo MFE, dopo i rumors che vedrebbero Urbaino Cairo interessato ad una possibile acquisizione di Mediaset. Andiamo a vedere nello specifico i dettagli di queta notizia.
MFE: Cairo pronto a lanciare offerta sull'azienda?
Nonostante la smentita dei diretti interessati, nelle ultime ore sono tornati i rumors su una possibile passaggio di testimone riguardante Mediaset. Dopo gli interessi mostrati negli anni passati dai francesi di Vivendi, al momento secondi azionisti dell'azienda con oltre il 23% del capitale, ora a scendere in campo potrebbe essere Urbano Cairo attuale proprietario sia de LA7 che dei quotidiani Rcs.
Per mettere le mani su Mediaset l'imprenditore piemontese sarebbe affiancato non solo da altri investitori, ma anche da un istituto che sarebbe pronto a finanziare l'operazione. Di sicuro le condizioni di salute di Silvio Berlusconi potrebbero rendere più facile la cessione dell'azienda anche se il figlio Piersilvio, sostituendo egregiamente negli ultimi anni la figura del padre, è da sempre restio a cedere il controllo dell'azienda.
Ricordiamo infine che nel caso in cui questi rumors dovessero trovare fondamento, ci sarebbe un problema. Per legge, infatti, i privati non possono possedere più di tre reti televisive, ed essendo al momento Urbano Cairo il patron di La7, si ritroverebbe ad avere in mano quattro reti. La scelta più ovvia, sempre secondo i rumors, sarebbe quindi quella di rinunciare a Rete 4, che è quella più spostata policamente verso destra, cedendola ad altri investitori. Andiamo ora a vedere come si sta muovendo l'azione dopo queste notizie.
Azioni MFE: analisi tecnica e strategie operative
Con volumi superiori alla media giornaliera mensile, quella odierna è stata una seduta all'insegna degli acquisti per il titolo MFE, con i prezzi che si portano in direzione degli 0,45 euro. Nel breve termine le attese sono per una continuazione di quel trend rialzista partito lo scorso settembre dagli 0,28-0,285 euro, in direzione dei massimi degli ultimi mesi situati sugli 0,467 euro. Dal punto di vista operativo una conferma oltre tali liveli, dove peraltro transita l'indicatore daily del Supertrend, andrebbe a rafforzare la struttura grafica dell'azione aprendo di conseguenza le porte per nuovi allunghi in direzione degli 0,5 euro. Nel caso in cui queste aree resistenziali dovessero essere lasciate alle spalle, i corsi dovrebbero proseguire il loro recupero fin verso i massimi degli ultimi 11 mesi posizionati nei pressi degli 0,55 euro.
Al contrario, una discesa sotto i minimi di questa ottava posti in area 0,435 euro, dove troviamo la media mobile a 50 giorni, aprirebbe la strada a nuove prese di beneficio che avrebbero come primo target i minimi degli ultimi tre mesi posti sugli 0,41-0,40 euro. Nel caso in cui si realizzasse questa view, fondamentale sarebbe la tenuta di tali livelli, dove transita la media mobile di lungo periodo, per evitare una fase correttiva più pesante che avrebbe come prossimi target primi gli 0,38-0,375 euro e successivamente la soglia degli 0,35 euro. Fondamentale diventerebbe non perdere quest'ultimi sostegni per non compromettere ulteriormente la struttura grafica che avrebbe poi come obiettivo ribassista la soglia degli 0,30 euro.
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