Le società tecnologiche hanno vissuto un'autentica parabola durante la pandemia. Forse nessuno si aspettava che proprio un evento così tragico avrebbe portato le quotazioni azionarie a una cavalcata così prodigiosa. In realtà hanno potuto sbaragliare la concorrenza perché le chiusure e le quarantene hanno sviluppato tutte quelle attività che hanno a che fare con il virtuale e la digitalizzazione.
Quindi la domanda è esplosa per prodotti come computer, software, servizi di video conference e quant'altro prendesse forza dalla scarsa mobilità. L'arrivo dei vaccini ha fatto riassaporare il ritorno alla normalità e, visto che il mercato sconta tutto, gli investitori hanno cominciato a preferire titoli maggiormente correlati con la ripresa economica, penalizzando le azioni della crescita.
Le aspettative di reflazione e il rialzo dei T-Note americani hanno fatto il resto: i tech non sono più la prima scelta nella costruzione del portafoglio degli investitori. In verità nulla ancora è deciso, perché alcuni segnali di ripresa hanno fatto pensare che comunque si possa trattare di una situazione temporanea. A questo proposito ci si chiede se vi sono dei titoli che fanno parte del settore tecnologico su cui sarebbe il caso di puntare con più convinzione rispetto ad altri, una volta terminata davvero la pandemia.
Wall Street: perché non comprare le Big Tech
In questo momento sarebbe troppo facile parlare di Tesla, di Netflix o di Zoom Communication. Per questo motivo prendiamo in considerazione l'analisi dell'Asset Management Jacob Internet Fund, che negli ultimi 10 anni ha ottenuto un rendimento medio annuo della gestione di portafoglio del 21,2%. Il fondo ha come caratteristica quella di andare a setacciare società tech che hanno una grande capacità innovativa e quindi un potenziale di crescita importante.
Secondo gli strategist del fondo, le Big Tech come Google, Facebook o Apple, sono addirittura aziende pericolose nell'ottica dell'investimento in Borsa in questo momento, in quanto hanno realizzato un percorso di crescita talmente straordinario nel 2020 che sarebbe quasi impossibile riuscire ad eguagliarlo. Per questa ragione il fondo ha iniziato a sottopesare le azioni che le rappresentano in questo periodo storico.
Wall Street: 2 azioni tech su cui investire
Quindi quali potrebbero essere dei titoli interessanti in tale contesto? Jacob ne individua due in particolare: Digital Turbine e OptimizeRx. Digital Turbine è una piattaforma multimediale per operatori wireless e OEM che semplifica la scoperta di app e contenuti con più touchpoint di rilevamento. Tra i principali clienti troviamo AT&T, Verizon, Telefónica e América Móvil.
Secondo gli esperti dell'Asset Management, l'azienda ha acquisito un vantaggio sugli altri concorrenti tale che è diventato difficile per questi ultimi riuscire a recuperare il ritardo in breve tempo. L'anno scorso i vari lockdown che hanno costretto le persone a rimanere a casa hanno generato un boom assoluto negli acquisti delle azioni di Digital Turbine, con una crescita del 700%.
Quest'anno il rialzo è di circa il 29%, ma Jacob è convinto che il titolo abbia ancora margini per crescere parecchio in quanto l'azienda sta aumentando considerevolmente gli accordi internazionali.
OptmizeRx fornisce servizi digitali per le aziende sanitarie, studi medici e pazienti. Grazie al software messo a disposizione dall'azienda, vengono notificate soluzioni di sconto ogni volta che una struttura effettua una qualsiasi operazione, anche fosse una semplice prescrizione di un farmaco.
In particolar modo nel 2020 questo servizio si è dimostrato essere molto prezioso, per questo le azioni in Borsa sono aumentate del 203%. Dal 1°gennaio 2021 il rally è già arrivato al 55% di guadagno, molto di più rispetto ad altre aziende concorrenti. E questo rende l'idea della capacità che ha il titolo di battere il mercato nello stesso settore d'appartenenza.