Il trend delle azioni Netflix si è un pò arenato negli ultimi mesi, dopo la grande parabola ascendente che la società di streaming video aveva vissuto durante il periodo pandemico. Le cifre sugli abbonati sono esemplificative. Nel primo semestre del 2020, quando il Covid-19 sembrava un problema lontano dalla soluzione, l'azienda aveva aggiunto ben 26 milioni di nuovi utenti.
Le persone costrette a rimanere in casa avevano trovato quel canale come il modo migliore per intrattenersi durante la giornata. Quando durante l'estate l'infezione aveva allentato la presa, gli abbonati sono stati appena 2,2 milioni nel trimestre che va da luglio a settembre. Ed è stato in quel momento che la corsa di Netlix in Borsa ha sensibilmente rallentato.
L'arrivo dei vaccini e le prospettive di ripresa economica con le relative riaperture delle attività, hanno inciso in maniera negativa sul numero dei nuovi abbonati nel primo trimestre 2021. La società se ne attendeva 6 milioni, ne sono arrivati solamente 4 milioni. Soprattutto la società si aspetta per il secondo trimestre solamente 1 milioni di nuovi abbonati, il numero più basso di tutta la sua storia. Il titolo in Borsa ovviamente ne ha risentito perdendo circa il 10% dalla pubblicazione dei dati.
Netflix: 4 motivi per puntare sulle azioni
In questo momento Netflix si trova in uno stato in cui il mercato sta metabolizzando la nuova situazione aziendale. In realtà era stata la pandemia a creare in un certo senso un'anomalia e probabilmente adesso si sta tornando in uno stato più verosimile alla normalità. Per questo ci sono almeno 4 motivi per cui questo potrebbe essere il momento di acquistare le azioni, eccoli:
1) Netflix aumenterà ancora il numero di abbonati
Il mercato dello streaming dei video non è arrivato a un livello di saturazione. Oggi circa il 60% delle famiglie americane usufruisce di tali servizi e nel resto del Mondo ben presto si potranno raggiungere le stesse percentuali, dal momento che il grado di soddisfazione all'estero risulta essere molto elevato. Alcuni analisti pensano che i 200 milioni di abbonati attuali potrebbero addirittura quadruplicare o quintuplicare nei prossimi anni, soprattutto fuori dagli Stati Uniti dove non c'è molta concorrenza.
2) Con la ripresa delle attività ci saranno più contenuti
A un certo punto il blocco delle attività legate alla produzione dei film e delle serie televisive ha determinato un rallentamento riguardo il rinnovamento dei contenuti. Nel momento in cui vi saranno le stesse proiezioni di prima della pandemia, ci sarà maggiore scelta nel palinsesto proposto, il che determinerà un incremento di persone che farà l'abbonamento, nonostante torneranno le opzioni di intrattenimento fuori casa. Per il 2021 l'azienda prevede di spendere 17 miliardi di dollari in contenuti.
3) Il servizio è molto apprezzato dagli abbonati
Anche se nell'ultimo trimestre i nuovi abbonati sono stati inferiori rispetto a quanto si aspettava la società, vi è stato un dato molto positivo: pochi utenti hanno disdetto l'abbonamento. Questo significa che il pubblico è molto soddisfatto del servizio e ciò non fa pensare di certo a un declino dell'azienda in tal senso. Sebbene la concorrenza sul mercato americano non manchi, sono davvero pochi che oggi rinuncerebbero a Netflix per passare a Disney o Apple + ad esempio.
4) I dati societari sono brillanti
Il numero di abbonamenti fatti è un metro di misura importante ma non è tutto. L'azienda ha conseguito nell'ultimo trimestre un margine operativo al massimo storico, ovvero del 27,4%, quando solo un anno fa era al 16,6%. Questo ha generato una liquidità di 692 milioni di dollari, che ha permesso di coprire 500 milioni di debiti e di avviare un programma di buyback azionario da 5 miliardi di dollari.