C'è ancora spazio di crescita a Wall Street nel 2021. I principali strategist mondiali sono convinti che le azioni statunitensi beneficeranno di un'economia che uscirà rinforzata dalla ripresa delle attività, dagli stimoli monetari e fiscali delle istituzioni e dalla crescita dei profitti aziendali.
In questo quadro non saranno soltanto i titoli tecnologici a tirare la corda stavolta. Anche i finanziari, gli industriali e altri che sono in ritardo rispetto al trend del 2020 saranno protagonisti. Tutto ciò verrà impreziosito dal fatto che il Covid-19 dichiarerà la sua resa di fronte alla forza dei vaccini che si susseguiranno e che si presume siano efficaci come si crede.
Wall Street: dove potrà arrivare l'indice S&P 500
Entrando nei dettagli, le previsioni per l'indice S&P 500 per l'anno prossimo sono di un aumento di almeno 9 punti percentuali, a cui ci sarà da aggiungere un altro 2% di rendimento da dividendi. Quindi il listino americano potrebbe superare brillantemente quota 4.000 punti fino ad arrivare per i più ottimisti addirittura a 4.400.
Gli utili aziendali raggiungeranno cifre maggiori del 2019 a circa 170 dollari, in forte incremento rispetto ai 138 dollari dell'anno in corso. Ciò deriverà dalla più grande crescita del PIL americano dal 1984, ossia del 5%.
Nel 2020 sono state società come Amazon, Netflix e Zoom Video Communications ad ottenere guadagni straordinari grazie al boom dell'e-commerce, all'intrattenimento a casa dovuto al lockdown e allo smartworking. L'anno prossimo vi sarà tanta domanda repressa e pertanto anche aziende industriali, rivenditori e banche saranno oggetto di acquisti da parte degli investitori. Le IPO miliardarie di DoorDash e Airbnb nell'ultimo scorcio dell'anno sono state solo un assaggio di quello che potrà accadere.
Wall Street: le previsioni degli analisti per il 2021
Gli analisti dunque vedono chiaro. Dubravko Lakos-Bujas, capo stratega azionario statunitense di J.P. Morgan è tra quelli più positivi, dal momento che stima un livello di 4.400 punti dell'S&P 500 entro la fine del 2021. L'esperto ritiene che tutte le tensioni che riguardano il commercio globale, l'incertezza politica e la pandemia saranno destinati a scomparire. Inoltre l'ambiente sarà estremamente favorevole con liquidità abbondante e tassi bassi. A questo si uniscono altri due elementi che aumenteranno gli utili delle multinazionali, ovverosia il buyback azionario e il Dollaro USA più debole.
Seppur mantenendo una view ottimistica, Tobias Levkovich, capo stratega azionario statunitense di Citigroup, è più contenuto nelle stime. A giudizio dell'analista, il principale indice americano terminerà il 2021 con un rialzo del 2% rispetto al livello attuale, quindi a 3.800 punti. E non saranno le società a grande capitalizzazione a guidare i rialzi ma i titoli più piccoli e ciclici. Infine raccomanda di inserire in portafoglio azioni finanziarie, industriali e sanitarie.
David Kostin, capo stratega azionario statunitense di Goldman Sachs pone l'accento sul raffronto con i titoli a tasso fisso. A suo parere, nonostante i multipli azionari saranno di 22 nel 2021, le azioni avranno ancora margini di salita perché in alternativa l'obbligazionario rende poco in un contesto di tassi bassi.
Il massiccio intervento monetario della Federal Reserve ha fatto innalzare le quotazioni dei bond abbassandone i rendimenti. Infatti i Treasury a 10 anni si è attestato allo 0,94% in quest'ultima parte dell'anno, in calo di 1,92 punti percentuali rispetto all'inizio del 2020. Nell'anno che sta per iniziare, in media le stime sono per una performance intorno all'1,42%, molto bassa rispetto alla media storica. Questo inevitabilmente renderà l'investimento azionario più attraente.