Dopo lo stop causato dalla crisi causata dal Coronavirus,
Airbnb si prepara allo sbarco a Wall Street. Inizialmente i piani dell’azienda che ha rivoluzionato il mercato degli affitti erano quelli di avviare il processo di quotazione presso la Securities and Exchange Commission il 31 marzo, ma il Covid-19 ha sconvolto le carte in tavola colpendo in maniera pesante il settore dei viaggi e, di conseguenza, quello dei soggiorni brevi.
Nel terzo trimestre 2020 la società è riuscita a creare un profitto: nei tre mesi conclusi lo scorso settembre Airbnb ha registrato ricavi per 1,34 miliardi di dollari (-18% a/a) e un utile di 219 milioni di dollari. Quest’ultimo risultato è stato ottenuto grazie ad un
miglioramento della situazione pandemica e da un processo di taglio dei costi.
I primi 9 mesi del 2020 mostrano comunque un quadro avverso con fatturato in calo del 32% e una perdita di 697 milioni di dollari.
È da evidenziare come Airbnb non abbia mai registrato un anno in utile. Il gruppo è stato fondato già nel 2008 ma in tutti questi anni ha preferito concentrarsi sulla crescita, elemento che l’ha reso una delle startup private più grandi al mondo.
IPO Airbnb: tutti i dettagli della quotazione a Wall Street
Lo sbarco di Airbnb in Borsa arriva in un anno particolarmente favorevole per le IPO. Il Wall Street Journal mette infatti in luce come nei primi tre trimestri del 2020 il mercato azionario USA abbia
raccolto oltre 95 miliardi di dollari per le IPO, cifra che supera quelle di tutti gli anni dalla
bolla delle dotcom del 2000, ad eccezione del 2014.
La società prevede di quotarsi sul NASDAQ con il simbolo ABNB entro metà dicembre 2020 con una valutazione che potrebbe attestarsi intorno ai 30 miliardi di dollari, ben al di sopra dei 18 miliardi a cui era stata valutata lo scorso aprile al momento della raccolta di 2 miliardi di debito dagli investitori.
Una delle più recenti valutazioni indipendenti indica comunque che il
fair value delle azioni Airbnb dovrebbe attestarsi sui 21 miliardi di dollari. Le speranze sono quelle di raccogliere 3 miliardi con l’operazione. Sempre guardando allo scorso 30 settembre, l’azienda ha dichiarato di avere più di 4 milioni di ospiti e 7,4 milioni di annunci di case ed esperienze, di cui 5,6 milioni sono annunci attivi.
IPO Airbnb: chi guadagna con lo sbarco a Wall Street
Con la quotazione in Borsa di Airbnb, i primi a trarne vantaggio saranno i proprietari:
Brian Chesky, Nathan Blecharczyk e Joe Gebbia, che insieme detengono il 41,95% della società. L’azienda ha anche comunicato che al momento della quotazione i dipendenti potranno vendere il 15% delle loro azioni.
Un altro vincitore dell’IPO è Jeff Bezos. Il patron di Amazon ha infatti investito nei finanziamenti di Serie A e Serie B nel 2010 e 2011 utilizzando la sua azienda Bezos Expetition. Sebbene non si sappia l’ammontare dell’investimento di Bezos, si sa che all’epoca sono stati raccolti 119 milioni di dollari con investimenti da parte di Ashton Kutcher's A-Grade Investments, Sequoia Capital, Andreessen Horowitz e Greylock Partners.