I titoli tecnologici sono osservati speciali in questo frangente storico a Wall Street. La ragione è data dal rialzo dei rendimenti dei titoli del Tesoro americani a 10 anni, arrivati a ben oltre l'1,50%. Tassi così alti rappresentano una spirale positiva per il costo del denaro sul mercato e veleno per le aziende tecnologiche.
Queste ultime infatti hanno bisogno di oneri bassi sui prestiti contratti per sostenere gli investimenti a lungo termine e, quando ciò non avviene, le azioni sul mercato tendenzialmente vengono punite. Chi più chi meno sta pagando dazio di questa nuova situazione. Anche perché le prospettive in tal senso non sembrano essere incoraggianti, con la Federal Reserve che potrebbe aumentare anzitempo il tasso ufficiale di sconto per frenare la crescita dell'inflazione.
Big Tech: le azioni più costose e le più economiche
Non tutte le azioni tecnologiche sono scese di valore, perché poi vi sono delle circostanze specifiche che possono movimentare i titoli in una o nell'altra direzione. Ad esempio Facebook in questi giorni è crollata in Borsa dopo l'interruzione delle piattaforme social per 6 ore, mentre Netflix ha aggiornato il suo record storico grazie soprattutto al grande successo della nuova serie TV, Squid Game, in Corea del Sud.
Ad ogni modo nel complesso le azioni sono diventate più economiche, come dimostrano i multipli dell'indice NYSE FANG+ passati da 37 volte del mese di febbraio 2021 a 27,6 volte di oggi, mai così in basso dal 2018. Ricordiamo che il NYSE FANG+ comprende 10 Big Tech quotate a Wall Street, che in questo momento sono: Facebook , Apple, Amazon, Netflix, Google, Alibaba, Baidu, NVIDIA, Tesla e Twitter.
Del paniere i titoli più a sconto attualmente riguardano Alibaba e Baidu, che prezzano meno di 15 volte i guadagni attesi per i prossimi 12 mesi. La ragione sta nella repressione delle Authority cinesi che ha fatto abbassare notevolmente le quotazioni di mercato. Alibaba ad esempio ha perso in Borsa quest'anno circa il 38%, mentre Baidu è scivolato del 31%.
Anche Facebook è abbastanza economico, dopo il tracollo di lunedì 4 ottobre. Adesso il colosso di Mark Zuckenberg presenta un price/earnings di 19. Le azioni più care sono quelle di Tesla, negoziate a 119 volte i guadagni attesi. La compagnia di Palo Alto sta scontando consegne straordinarie del mese di settembre e una chiamata trimestrale in arrivo piena di novità, soprattutto sul fronte della guida autonoma.
Big Tech: cosa aspettarsi adesso?
Le grandi azioni tecnologiche diventeranno ancora più economiche o risaliranno la china? Sono diversi le componenti da valutare, ma la sensazione generale è che gli investitori difficilmente abbandoneranno del tutto e a lungo la tecnologia, che ha dato molte soddisfazioni in Borsa soprattutto durante il periodo Covid.
Jeroen Blokland, capo della società di ricerca True Insights, ne è persuaso. A suo giudizio la crescita delle vendite e degli utili non sarà più sostenuta a questi livelli, ma nel lungo termine le tendenze aiuteranno ancora le aziende tech. Meno convinto invece appare Robert Buckland, capo strategist di Citigroup, in quanto l'aumento dei rendimenti obbligazionari finirebbe per colpire duramente le azioni growth.