Il settore farmaceutico è stato al centro dell'attenzione in questi ultimi 14 mesi in cui si è dovuta fronteggiare una pandemia di caratura planetaria. Non sempre le cose sono andate per il verso giusto perché, seppur molte aziende hanno tratto vantaggio dal lancio dei vaccini, il Covid-19 ha trasmesso insicurezze e prodotto costi aggiuntivi per le aziende.
Altre due società si sono aggiunte al fronte nella lotta al virus e si trovano in una fase avanzata nella produzione di un vaccino efficace. Si tratta della startup americana Ocugen e del colosso indiano di sieri Bharat, le quali hanno superato la seconda analisi della fase 3 della sperimentazione. Al momento è stata certificata un'efficacia del 78% per i casi con un'infezione moderata e del 100% riguardo i cluster gravi.
Un altro passo avanti notevole per debellare la mala bestia, fermo restando che solo a giugno saranno disponibili i dati finali e poi tutto passerà al vaglio delle Autorità del farmaco per l'approvazione definitiva. Ocugen ieri ha chiuso la seduta al NASDAQ con un guadagno del 17,75% e anche oggi nel pre-market è in crescita del 2,15%. Bharat Biotech ha terminato l'ultima giornata di negoziazione sulla Borsa indiana con un rialzo dell'1,98%.
Investimenti: 5 azioni bio-pharma da comprare
Nel complesso dicevamo le aziende farmaceutiche non hanno brillato in maniera particolare nell'ultimo anno. Basti pensare che l'indice S&P relativo al settore sanitario è cresciuto del 22,1% in questo arco di tempo, a fronte di un aumento del 43,9% del listino generale. Tuttavia è possibile centellinare alcuni titoli tra i giganti della bio-farmaceutica che quotano ben al di sotto dei loro obiettivi di prezzo e che quindi hanno una potenzialità di crescita interessante. Eccoli di seguito:
Viatris
Azienda nata dalla fusione tra il produttore di farmaci generici Mylan e una scissione di Pfizer, ha perso quest'anno circa il 30% del suo valore in Borsa. Il titolo non è molto amato dagli analisti ma il suo prezzo attuale di 13,30 dollari dall'ultima chiusura si trova sotto del 43% rispetto all'obiettivo di prezzo medio assegnato a 18,79 dollari.
Vertex Pharmaceuticals
Le azioni di Vertex sono scese del 16% dall'inizio dell'anno, perdendo smalto dopo che nell'ottobre del 2020 è fallita la sperimentazione per un farmaco chiave della sua attività che utilizza la chimica combinata. L'azienda però ora sta sperimentando una cura contro il deficit di alfa-1 antitripsina, i cui risultati di fase 2 sono attesi entro questo secondo trimestre.
L'opportunità quindi di entrare a prezzi più bassi per comprare le azioni è ghiotta, dal momento che l'ultimo valore di mercato battuto è di 219,76 dollari e il target medio è di 285,26 dollari, quindi con una potenzialità di guadagno del 29%.
Regeneron Pharmaceuticals
L'azienda è salita alla ribalta per aver prodotto gli anticorpi monoclonali che hanno salvato la vita a Donald Trump dopo l'infezione da Covid-19. La diffusione in tutto il Mondo del farmaco potrà fare la differenza e rilanciare le azioni della società, che dall'inizio dell'anno sono comunque in crescita del 4,4%. Tuttavia il prezzo attuale di 506,48 dollari si trova ben al di sotto del prezzo obiettivo di 637,45 dollari. La possibilità di profitto entrando adesso a mercato sarebbe in teoria di circa il 26%.
Incyte Corporation
L'azienda con sede a Wilmington concentra la sua attività essenzialmente su un farmaco per malattie rare, Jakafi, di cui ha il brevetto. Quest'ultimo scade nel 2027 e questo non è un segno molto rassicurante per gli investitori, che si chiedono cosa succederà dopo dal momento che la quasi totalità dei ricavi dipendono da tale farmaco. Eppure il titolo piace agli analisti che lo vedono in crescita con una potenzialità di rialzo del 25% rispetto all'ultimo prezzo registrato di 84,72 dollari. Dall'inizio dell'anno le azioni sono in leggera flessione, ovvero poco sotto il 2%.
Catalent
La società è stata sulla cresta dell'onda in questo periodo pandemico in quanto si è specializzata nell'attività di riempimento fiale per alcuni produttori di vaccini Covid-19. Questo fa sorgere il dubbio agli investitori che la crescita aziendale sia sostenibile nel lungo periodo. Gli analisti in media hanno assegnato alle azioni come target price 134,45 dollari dai 111,27 dollari attuali, quindi con una crescita tendenziale del 23% circa.