Questo mese Universal Music Group si quoterà in Borsa. La più grande etichetta musicale al mondo, che conta artisti del calibro di Lady Gaga, Justin Bieber e Rolling Stones, ha pubblicato oggi il prospetto di quotazione dell’IPO dal valore di 33 miliardi di euro. La controllata di Vivendi ha beneficiato della crescita della crescita del settore dello streaming e del ritorno alle vendite di cd e vinili.
Universal Music: i dettagli della quotazione
Lo scorso giugno gli azionisti di Vivendi avevano dato l’ok ai piani di scorporo di Universal Music, che ha provocato un’assegnazione del 60% del capitale ai soci del colosso delle telecomunicazioni.Vincent Bolloré, azionista di maggioranza con una partecipazione del 27%, sarà uno dei primi beneficiari dopo la quotazione della casa discografica.
Le azioni di Universal verranno quotate dal prossimo 21 settembre ad Amsterdam e il prezzo dei titoli verrà comunicato il giorno prima. Con questa cessione tuttavia, Vivendi perde la fonte di buona parte del suo fatturato: nel 2020 l’etichetta ha contribuito per 7,4 miliardi di euro sui 16,1 miliardi di euro archiviati dal gruppo.
Vivendi: cosa fare con le azioni in Borsa?
Da un punto di vista grafico, le quotazioni di Vivendi sono inserite in una forte tendenza ascendente che ha di recente trovato un ostacolo a ridosso dei 33,25 euro. A frenare l’avanzata dei compratori è stata la linea di tendenza ottenuta collegando i massimi di aprile a quelli di giugno 2015. A questo punto i corsi sembrano diretti verso una fase correttiva, che potrebbe iniziare con una discesa al di sotto dei minimi del modello di Spinning top su base settimanale.
In generale, un movimento correttivo potrebbe estendersi fino alla soglia psicologica dei 30 euro, dove i corsi incontrerebbero anche la linea di tendenza ottenuta collegando i minimi di marzo 2020 a quelli di luglio 2021. Da un punto di vista operativo, si potrebbero quindi valutare strategie di matrice short da 32,32 euro, con stop loss identificabile a 33,56 euro e obiettivo a 30,50 euro.