Uniper si inabissa nella Borsa di Francoforte cedendo il 27% dopo la notizia che il Governo tedesco ha raggiunto con l'azienda un accordo di salvataggio per acquistare una partecipazione del 30% del capitale. La società di servizi energetici è il più grande importatore tedesco di gas russo, nonché una delle principali utility europee. Dal mese scorso l'azienda è stata tramortita dalla riduzione delle forniture del combustibile attraverso il gasdotto Nord Stream. La Russia infatti ha deciso di ridurre drasticamente l'approvvigionamento verso l'Europa utilizzando il gasdotto solo al 40% della sua capacità produttiva. Poi, Nord Stream è stato chiuso per 10 giorni per ragioni di manutenzione, ma quando ha riaperto le attività nella giornata di ieri ha mantenuto lo stesso flusso ridotto.
Uniper inoltre è stata messa in difficoltà dall'aumento costante dei prezzi della materia prima generato dal deficit di offerta. In verità Uniper era già nei guai prima dello scoppio della guerra Russia-Ucraina. A gennaio di quest'anno, infatti, la società madre, la finlandese Fortum Oyj, e la banca statale tedesca KfW, hanno erogato un prestito di circa 10 miliardi di dollari, allorché il rally del gas aveva intaccato i profitti dell'azienda.
La società di rating Standard & Poor's aveva già lanciato un'avvertenza per l'esposizione di Uniper alla Russia, abbassando il rating a BBB-. La scorsa settimana, la compagnia energetica ha dovuto prelevare gas dagli impianti di stoccaggio e in questo modo ha ridotto le forniture necessarie per l'inverno. In una dichiarazione alla carta stampata, l'azienda ha ritenuto la mossa necessaria per "fornire gas ai clienti e garantire la liquidità di Uniper".
Uniper: ecco come avverrà il salvataggio
Il Governo tedesco comprerà il 30% delle azioni Uniper fornendo capitale per 7,7 miliardi di euro. Nel contempo, la banca KfW alzerà la linea di credito esistente da 2 a 9 miliardi di euro. Inoltre lo Stato permetterà alla utility di trasferire alcuni costi energetici ai clienti nei mesi di settembre e ottobre. Su quest'ultimo punto, il Cancelliere tedesco Olaf Scholz ha affermato che sarà messo a punto un piano di protezione per le famiglie più vulnerabili all'aumento dei prezzi. Per Scholz, il salvataggio di Uniper rientra in un'ampia serie di misure per affrontare la crisi energetica. "Uniper è di grande importanza per lo sviluppo economico in questo Paese e la sua sicurezza energetica", ha dichiarato il Cancelliere.
A seguito del salvataggio, il socio di maggioranza di Uniper, Fortum, vedrà la sua partecipazione diminuire dall'80% al 56%. Fortum ha affermato che il Governo è pronto a intervenire ancora se le perdite della utility dovessero superare i 9 miliardi di euro. "Stiamo vivendo una crisi energetica senza precedenti che richiede misure robuste. Dopo negoziati intensi ma costruttivi, abbiamo trovato una soluzione che in modo accettabile ha incontrato l'interesse di tutte le parti coinvolte", ha dichiarato il Presidente e Amministratore Delegato di Fortum, Markus Rauramo.
Gas naturale: l'Europa in fibrillazione
Tutta l'Europa è in costante agitazione in questo periodo sulla questione delle forniture di gas russo.
Il salvataggio di Uniper sopraggiunge come ultimo di una serie di provvedimenti recenti. Proprio nel mese di luglio,
lo Stato francese ha deciso di nazionalizzare la compagnia elettrica EDF, attraverso un accordo del valore di 9,7 miliardi di euro. La Germania è passata alla seconda fase del piano di emergenza che prevede un razionamento dell'utilizzo del gas.
Inoltre, in questi giorni è arrivata la proposta da parte della Commissione Europea di ridurre il consumo del combustibile del 15% in tutta Europa nel prossimo inverno. Cosa che però ha suscitato la reazione avversa da parte di Spagna e Portogallo. In realtà Bruxelles non crede alla storia della manutenzione del gasdotto Nord Stream fatta passare da Mosca e reputa che la chiusura sia stata un atto per tenere sotto ricatto economico un intero Continente. Di conseguenza, teme che i flussi di gas dalla Russia possano interrompersi da un momento all'altro.