Per Bitcoin e altre criptovalute non ci sarà spazio negli investimenti aziendali di Twitter, almeno per il momento. È questa la sentenza di Ned Segal, direttore finanziario dell'azienda, che in un'intervista ha dichiarato chiaramente che spendere il denaro in questo settore non abbia proprio senso vista l'alta volatilità.
Per fare questo sarebbe necessario cambiare totalmente la politica d'investimento del social network e renderla più propensa al rischio. “Per ora”, ha detto Segal, “la società preferisce detenere assets più stabili.”
Sono diversi attualmente i chief financial officer delle aziende che imputano alle violente oscillazioni delle criptovalute il motivo per cui i token non vengono utilizzati nei loro investimenti. Questo nonostante le principali valute digitali recentemente abbiano aggiornato i loro record storici e stiano sempre più ottenendo riconoscimenti a livello istituzionale.
L'approvazione da parte della Securities and Exchange Commission dei primi ETF Future su Bitcoin rappresenta ad esempio un passo che forse potrà rivelarsi fondamentale per la consacrazione definitiva della blockchain.
Twitter: perché non investe in criptovalute
Eppure l'Amministratore Delegato di Twitter, Jack Dorsey, investe in valute digitali attraverso la società di pagamenti Square, della quale è alla guida. Sull'argomento quindi vi è proprio una differenza di vedute tra questa azienda e il ramo finanziario di Twitter.
Il CFO di Square, Amrita Ahuja, aveva detto il mese scorso che il motivo per cui la società punta su Bitcoin deriva dalla prospettiva di interessanti vantaggi finanziari a lungo termine. Cosa di cui non è convinto Segal, che ha sottolineato come all'inizio del 2021 il team finanziario di cui è alla guida abbia studiato l'uso di Bitcoin arrivando alla conclusione che sarebbero diverse le decisioni da prendere qualora la società decidesse di metterlo in bilancio.
In realtà vi sono delle marcate preoccupazioni riguardo la mancanza di regole contabili per la crittografia che complica ulteriormente le cose. Attualmente gli investimenti di Twitter sono maggiormente concentrati su attività liquide e a breve termine. Alla fine di settembre, la società deteneva circa 3,47 miliardi di cash e 3,94 miliardi di investimenti a breve.
Twitter: i progetti sulla blockchain
Il distacco di Twitter dagli investimenti aziendali nelle criptovalute non significa assolutamente l'idiosincrasia dell'azienda verso il mondo della blockchain. Anzi, da un pò di tempo la società con sede a San Francisco sta cercando di farsi strada per sfruttare le opportunità offerte dalla crittografia.
In questo momento sta sviluppando un nuovo progetto che ha lo scopo di creare app decentralizzate per aiutare i creatori a guadagnare denaro e accettare le criptomonete nei pagamenti. Per lo scopo è stato messo in piedi un team, denominato Twitter Crypto, guidato dall'ingegnere informatico Tess Rinearson che si occuperà tra l'altro dell'interazione con i Non-Fungible Token, attraverso cui Jack Dorsey ha venduto digitalmente il suo primo tweet nel mese di marzo.
Nello specifico l'obiettivo è quello di creare una nuova funzionalità in grado di mostrare un marchio verificato una volta che vengono importate le collezioni NFT dai wallet sulla blockchain. E questa sarebbe una vera rivoluzione rispetto alla situazione attuale.