In una giornata caratterizzata da volumi bassi, in scia alla chiusura di Wall Street per il Martin Luther king Day, Piazza Affari si avvia a terminare le contrattazioni in leggero territorio positivo. Il FTSE Mib sta cercando di riportarsi in direzione dei 27.800 punti (massimi della scorsa settimana), oltre i quali dovremmo avere allunghi verso la soglia dei 28.000 punti.
In questo quadro generale spicca le debolezza del titolo Telecom su cui influisce la bocciatura arrivata da Exane, che ha tagliato il rating da neutral ad underperform con un target price a 0,32 euro. I motivi che hanno spinto la banca francese a tale scelta nascono delle continue incertezze sulle scelte strategiche del gruppo sui tempi di risposta a KKR.
Telecom Italia: risposta a KKR non prima del 2 marzo 2022
Sembrerebbe infatti che la risposta del board di TIM alla proposta non vincolante del fondo statunitense non arriverà prima del 2 marzo, quando verranno approvati i conti 2021 e sarà pronto il piano strategico del Direttore Generale e probabile Amministratore Delegato di TIM, Pietro Labriola.
Sul mercato intanto inizierebbe a farsi avanti un piano B che prevede la separazione proporzionale di Rete (NetCo) e Servizi (ServiceCo), con l'obiettivo della fusione della NetCo con Open Fiber in modo che Cassa Depositi e Prestiti abbia il controllo dell'asset e contando sul via libera dell'autorità all'operazione in quanto operatore wholesale only. CDP sosterrebbe questo sforzo in quanto i tempi sarebbero più veloci e più in linea con il progetto della rete unica.
Se il mercato gradisse il piano standalone, potrebbe essere rigettata l'offerta di KKR. Se invec, il titolo andasse sotto pressione, si tornerebbe a guardare all'offerta del fondo.
Azioni Telecom Italia: analisi tecnica e strategie operative
La debolezza odierna sulle azioni Telecom Italia sta continuando ad indebolire la struttura grafica di breve. I prezzi a questo punto potrebbe andare a testare i supporti e minimi delle ultime settimane situati nei pressi degli 0,425 euro.
La rottura di questi livelli verrebbe letta negativamente dal mercato e aprirebbe le porte ad una correzione più marcata in direzione dei prossimi target ribasissti situati sulla soglia degli 0,40 euro. Al contrario, solo con il superamento degli 0,46 euro (massimi dell'ultimo mese) il titolo invierebbe un segnale di forza con primi target in area 0,47 euro e a seguire verso i massimi del 2021 posti oltre la soglia degli 0,50 euro.