Il rally del petrolio sembra inarrestabile. Negli ultimi giorni le quotazioni stazionano stabilmente sopra gli 80 dollari al barile. Nello specifico il Brent veleggia sugli 83,50 dollari, mentre il WTI si avvicina a quota 81 dollari. Il messaggio che arriva dal mercato delle materie prime è che l'oro nero sarà ancora a lungo una risorsa fondamentale, nonostante gli sforzi che tutti i Paesi del mondo stanno compiendo per favorire la transizione verso fonti di energia più pulita.
La crisi energetica che Cina ed Europa stanno vivendo in questo periodo mette tutti di fronte alla realtà: il processo sarà ancora lungo e c'è un grande bisogno di combustibili fossili. Le principali società europee del settore stimano che la domanda sarà di circa 100 milioni di barili al giorno nel 2030, mentre Goldman Sachs si spinge oltre e ne prevede 6 milioni in più.
Le compagnie petrolifere ovviamente ne stanno traendo beneficio al momento, però non tutte si stanno attrezzando nel modo adeguato per le prossime sfide. L'Arabia Saudita sta investendo per incrementare la sua capacità produttiva da 12 a 13 milioni di barili al giorno, ma le imprese europee e statunitensi sono riluttanti a farlo e anzi diminuiscono gli investimenti nell'esplorazione di nuovi giacimenti. La spiegazione sta nel tentativo di adeguarsi ai nuovi standard qualitativi riferiti al cambiamento climatico.
Petrolio: 4 azioni su cui puntare
Le azioni delle società petrolifere stanno salendo in Borsa parallelamente ai rialzi del greggio e molte stanno studiando il modo per compensare gli azionisti attraverso un aumento dei dividendi o il riacquisto di azioni proprie.
Questo per gli investitori sicuramente rappresenta un aspetto molto attrattivo, ma bisogna considerare quelle aziende che nel medio-lungo termine continuano ad avere accesso alle fonti di petrolio sfruttando prezzi che presumibilmente si manterranno alti. Ne abbiamo selezionato 4, vediamole.
Hess Corporation
Hess Corporation è una compagnia energetica americana indipendente con sede a New York. Attualmente ha una collaborazione con ExxonMobile e la cinese CNOOC per un progetto di esplorazione nei pressi della costa della Guyana.
Questo dovrebbe fornire una grande quantità di greggio nei prossimi 10 anni. Alcuni analisti come Goldman prevedono che grazie alla partnership verrà aumentato il flusso di cassa da qui alla fine del decennio almeno del 15%. Le azioni in Borsa sono cresciute nel 2021 del 74%.
Pioneer Natural Resources
Pioneer Natural Resoucers è una società americana specializzata nell'esplorazione di idrocarburi, con sede a Irving, Texas. L'azienda ha una posizione strategica nel bacino del Permiano e ciò le permette di ricevere flussi di reddito che servono per pagare buoni dividendi, che potrebbero rendere anche l'11% nel 2022. Dall'inizio di quest'anno le azioni a Wall Street si sono incrementate circa del 70%.
Occidental Petroleum Corporation
Occidental Petroleum Corporation è un'azienda statunitense con sede a Houston, Texas, che esplora ed estrae petrolio e gas naturale negli Stati Uniti, in Medio oriente, in Africa del Nord e in Sud America. Negli ultimi anni ha dovuto limitare gli investimenti perché si era esposta troppo con l'acquisizione di Anadarko Petroleum, però le potenzialità sono enormi vista la grande presenza in varie parti del mondo. Il titolo nella Borsa di New York è salito del 92% dal 1° gennaio 2021
Kosmos Energy
Kosmos Energy è una compagnia petrolifera USA con sede a Dallas. L'azienda ha in gestazione un progetto in Nord Africa per l'esplorazione di gas naturale insieme a British Petroleum, che avrebbe inizio verso la fine del 2023. L'andamento in Borsa del titolo quest'anno è stato a tratti altalenante, ma alla fine le quotazioni sono cresciute del 42%.