I futures del Vecchio Continente impostati in terreno positvo anticipano un inizio di settimana all'insegna degli acquisti sui principali mercati azionari europei, il cui focus rimane sempre rivolto alle prossime mosse delle Banche centrali in tema di tassi di interesse. In questo contesto il FTSE Mib, dopo aver chiuso la scorsa ottava in guadagno del 3,11%, dovrebbe aprire le contrattazioni vicino alle soglia dei 28.000 punti sopra i quali sono possibili ulteriori allunghi in direzione dei 28.200 punti che rappresentano i massimi degli ultimi 12 mesi.
Al contrario i primi supporti da monitorare sono situati nei pressi dei 27.000 punti, sotto i quali si aprirebbero le porte per un test sui minimi delle ultime settimane in area 26.850 punti. Tra i titoli da seguire a Milano troviamo TIM, dopo che nella serata di ieri CDP ha presentato la sua offerta per la Rete. Andiamo a leggerla nello specifico.
Tim: CDP e Macquarie offrono 20 miliardi per la Rete
Dopo l'offerta arrivata il 1° febbraio 2023 dal fondo americano KKR, la partita sulla Rete di TIM entra nel vivo con la proposta arrivata da Cassa Depositi e Prestiti. Infatti con una riunione straordinaria del CdA, la CDP ha dato il via libera alla presentazione di un’offerta non vincolante da parte del consorzio CDP Equity e Macquarie Asset Management per l’acquisto del 100% della costituenda Netco TIM, che al suo interno comprenderà la rete infrastrutturale e la partecipazione in Sparkle. Il termine di validità dell’offerta è fissato al 31 marzo 2023 e secondo i rumors il prezzo potrebbe essere vicino ai 20 miliardi di euro.
Nel dettaglio, ci dovrebbe essere una componente cash di 10 miliardi, di cui 8 miliardi di debito più ulteriori 2 miliardi di euro pagabili all’avverarsi di alcune condizioni. Ricordiamo che sull'offerta di Cassa Depositi e Prestiti potrebbero pero esserci alcune incognite: la prima è legata all'Antitrust, in quanto CDP e Macquarie controllano Open Fiber, la Rete concorrente di TIM, e l'altra riguarderà il comportamento di Vivendi, prima azionista dell'azienda, che ha sempre preteso 31 miliardi di euro per la vendita dell'infrastruttura. Andiamo ora a vedere cosa ci suggerisce l'analisi tecnica sull'azione.
Azioni TIM: analisi tecnica e strategie operative
È stata una settimana in leggero rialzo quella appena passata per il titolo TIM, con le quotazioni che hanno chiuso in area 0,3090 euro. Nel breve periodo, grazie ad una forza relativa che si conferma sui massimi di periodo, le attese sono per una continuazione del movimento ascendente che avrebbe un prossimo obiettivo situato a 0,325 euro. Dal punto di vista operativo l'eventuale superare di queste aree resistenziali andrebbe a rafforzare la struttura grafica, con possibili ulteriori apprezzamenti dei corsi in direzione degli 0,35 euro e successivamente verso i top toccati lo scorso anno in area 0,365 euro. In questo contesto eventuali fasi correttive in direzione degli 0,28-0,29 euro, dove transita l'indicatore giornaliero del Supertrend, potrebbero essere lette come delle occasioni di acquisto.
Al contrario, primi segnali di debolezza si avrebbero solo con la perdita degli 0,28 euro, che rappresentano i minimi delle ultime settimane. Una discesa sotto questi livelli aprirebbe infatti le porte per una chiusura del gap up formatosi il 2 febbraio 2023 nei pressi degli 0,268 euro. Fondamentale nel caso sarà la tenuta di questi sostegni, per evitare un pericoloso indebolimento del trend primario che a quel punto riporterebbe i prezzi in direzione dei massimi di novembre 2022 sugli 0,25 euro. Nel caso in cui anche questi ultimi livelli dovessero essere rotti si avrebbero ulteriori discesa dei corso in direzione della media mobile di lungo periodo posta nei pressi degli 0,2335 euro.
Vuoi seguire ogni giorno la nostra operatività sia sul mercato azionario italiano che su quello statunitense? Iscriviti al servizio Pit Trading Long e Short ed entra a far parte del nostro canale privato Telegram.