L'aumento dei prezzi del petrolio e del gas sta portando molti consumatori a considerare seriamente i veicoli elettrici. Tuttavia, c'è una continua carenza di semiconduttori e congestione nei porti che penalizza questo settore.
Il conflitto tra Russia e Ucraina ha gettato ulteriormente in subbuglio una catena di approvvigionamento già fragile, in particolare quando si tratta di metalli come il nichel che sono fondamentali per produrre le batterie dei veicoli elettrici.
Gli analisti di Wells Fargo evidenziano come i prezzi del nichel, un materiale chiave utilizzato nelle batterie, sono aumentati del 130%, mentre il cobalto, il litio e l'alluminio sono aumentati dal 16% all'88% quest'anno.
A causa dell'inflazione Tesla probabilmente continuerà ad aumentare i prezzi finché non sarà in grado di tenere il passo con la forte domanda dei suoi veicoli. Elon Musk nelle scorse settimane ha infatti affermato che Tesla e SpaceX stanno affrontando una significativa pressione inflazionistica sulle materie prime e sulla logistica.
L'aumento dei prezzi delle materie prime ha sollevato preoccupazioni sull'economia dei veicoli elettrici, dato che i player del settore e le startup si preparano a lanciare nuovi modelli quest'anno dopo aver parzialmente superato i problemi legati alla carenza di semiconduttori.
Tesla ha di recente aumentato di 1.000 dollari i prezzi dei suoi SUV e berline in Cina e negli USA. Rivian Automotive ha avvertito che avrebbe dimezzato la produzione pianificata, mentre Toyota Motor ha affermato che ridurrà la produzione a causa di problemi alla catena di approvvigionamento.
Di recente la società ha inaugurato la Giga Berlion-Brandenburg. Tesla sbarca quindi ufficialmente in Europa. Con otto mesi di ritardo rispetto all'avvio delle operazioni previsto dalla tabella di marcia iniziale, Elon Musk è arrivato in Germania per battezzare la quarta gigafactory della compagnia, che per numeri e capacità si presenta come la più grande fabbrica europea di auto elettriche.
Azioni Tesla: analisi tecnica e strategie operative
Il quadro tecnico di Tesla appare costruttivo nel breve termine con il rally delle quotazioni che hanno superato il livello tondo e psicologico dei 1.000 dollari per azione. I corsi tornano stabilmente al di sopra anche della media mobile a 50 giorni, dopo una prima parte dell’anno orientata al ribasso.
Visto il forte eccesso rialzista delle ultime sedute di contrattazioni, si potrebbe attendere un movimento di ritracciamento prima di rientrare a mercato in direzione long. I livelli da monitorare sono quelli a 950 e 900 dollari. Segnali di forza su questi supporti potrebbero essere sfruttati per l’implementazione di posizioni in acquisto. In tal caso il primo target potrebbe essere identificato a 1.120 dollari, mentre il successivo a 1.200 dollari.
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