I risultati praticamente nulli arrivati dal terzo round di colloqui tra Russia ed Ucraina impatta sui futures del Vecchio Continente che, impostati in terreno negativo, anticipano un nuovo inizio di seduta all'insegna delle vendite. In un clima che dovrebbe rimanere sempre nervoso e volatile continua il rally delle principali materie prime aumentando sempre più i timori riguardanti l'inflazione che potrebbe rimanere su livelli alti per quasi tutto il 2022.
Per quanto riguarda il FTSE Mib, dopo aver chiuso la seduta di ieri in area 22.160 punti, dovrebbe aprire la giornata nei pressi dei 21.700-21.750 punti confermando il trend ribassista in atto che ha visto ieri un nuovo minimo di periodo posto sulla soglia dei 21.000 punti.
Nel breve discese sotto i 21.500 punti dovrebbe riportare le quotazioni in direzione dei minimi di ieri che rimane l'ultimo baluardo per evitare vendite più corpose. Al contrario al rialzo sarà solo con la rottura dei massimi di ieri posti sui 22.761 punti che potrebbe innescarsi un recupero dei prezzi in direzione dei 23.000 punti e a seguire 23.250-23.300 punti.
TIM: per stampa offerta KKR a 0,40 dollari
Tra i titoli che andremo a monitorare in giornata troviamo Telecom Italia, dopo il sell-off della scorsa settimana in scia sia ai deludenti dati societari che al nuovo piano industriale. Secondo le indiscrezioni di stampa, KKR potrebbe fare un'offerta al ribasso a 0,40 euro per l'OPA. Ricordiamo che a novembre 2021 erano stati offerti 0,505 euro. Il Consiglio di Amministrazione del gruppo è ora previsto per il prossimo 13 marzo.
Azioni Telecom: analisi tecnica e strategie operative
Senza dubbio è un trend fortemente ribassista quello presente sul titolo Telecom Italia, che nel corso della scorsa settimana ha rotto tutti i supporti che si è trovato davanti andando a toccare i suoi minimi di sempre nei pressi degli 0,22 euro. Nel breve le attese sono per una continuazione di questo movimento discendente che potrebbe spingere i prezzi in direzione degli 0,20 euro e a seguire 0,18-0,175 euro.
Tutti i rimbalzi presenti all'interno di questo trend ribassista che non dovessero riportare i prezzi oltre gli 0,28-0,285 euro verrebbero visti come nuove occasioni per andare al ribasso. Al contrario un segnale di forza si avrebbe oltre i livelli appena segnalati sopra i quali potremmo avere allunghi in direzione degli 0,30 euro e a seguire 0,3175-0,32 euro. Sarà comunque solo oltre gli 0,35 euro che il titolo vederebbe un rafforzamento della sua struttura grafica di fondo aprendo di conseguenza la porta ad ulteriori recuperi.