Il trio cinese produttore di auto elettriche NIO, Li Auto e Xpeng, già quotato a Wall Street, ha deciso che a metà anno debutterà anche nella Piazza di Hong Kong. La quantità di azioni collocate dovrebbe essere intorno al 5% del capitale, il che significa una raccolta che potrebbe aggirarsi intorno ai 5 miliardi di dollari. Questo è estremamente importante per un settore ad alta intensità di investimenti e che necessita di riserve di liquidità di grande rilievo.
Finora le 3 società hanno immagazzinato denaro in abbondanza per sostenere la propria attività. Dalla fine del 2020, ad esempio, NIO ha monetizzato annunci pubblicitari per 2,6 miliardi di dollari. Xpeng è andata molto vicina con un incasso di 2,5 miliardi di dollari ed ha annunciato nel mese di gennaio una linea di credito con un consorzio di banche cinesi per 1,96 miliardi. Li Auto ha raccolto circa 1,4 miliardi di dollari.
Ora arriverà altro denaro fresco dall'hub cinese, il quale richiede almeno 2 anni di buona conformità normativa su un altro mercato qualificato per poter effettuare una seconda quotazione. In realtà le 3 aziende sono presenti nella Piazza americana dall'anno scorso e con ogni probabilità faranno richiesta di una doppia quotazione primaria che permette di aggirare la regola imposta dalla Borsa di Hong Kong. Inoltre, secondo indiscrezioni, Xpeng sta valutando la possibilità di sbarcare anche a Shangai nel segmento delle società della new economy.
Auto elettriche: la Cina un mercato in continua espansione
Il Dragone fa gola a tutti i produttori di auto elettriche che si combattono per conquistare quote di mercato importanti. Le aspettative di crescita del settore sono aumentate del 40% rispetto al 2020 e quest'anno Pechino prevede di vendere circa 1,8 milioni di nuovi veicoli elettrici. La stessa Tesla sta intensificando la produzione proprio in Cina e cerca di consolidare la sua leadership anche dentro la seconda potenza mondiale.
Dal canto suo, il Governo cinese ha fatto un'autentica campagna di promozione in particolar modo per le auto ibride benzina-elettriche alimentate a batteria e per i veicoli a idrogeno, con lo scopo di portare avanti la sua battaglia serrata contro l'inquinamento atmosferico.
Questo indubbiamente ha rappresentato un input importante per un numero sempre più elevato di società tecnologiche che intendono approdare sul grande mercato cinese, anche attraverso la quotazione azionaria. Tra l'altro, alcune compagnie che operano in settori diversi dall'automotive hanno pensato di lanciarsi nella mischia per approfittare di questa opportunità. Una di queste è ad esempio Huawei che a febbraio di quest'anno ha fatto intendere che prevede di entrare nel settore già nel 2021.
Auto elettriche: vanno comprate le azioni di NIO, Li Auto e Xpeng?
Le 3 aziende nel 2020 hanno realizzato numeri importanti per essere degli esordienti. Sul mercato nazionale NIO ha immatricolato 43.728 auto, Li Auto 32.624 e Xpeng 27.041. Tali risultati si sono riflessi in Borsa, dove i guadagni sono stati stellari. In maniera particolare NIO ha collezionato una performance superiore al 1.000%.
Ovviamente la scommessa sul futuro di un settore rivoluzionario ha avuto di gran lunga il sopravvento sui fondamentali delle aziende, le quali in questi ultimi 2 mesi hanno vissuto una sorta di via crucis al NASDAQ, bersagliate dalle vendite dei trader che stanno monetizzando i guadagni superlativi dei mesi precedenti. Il grande interrogativo che investe un pò tutto il settore tecnologico è se vi sarà una ripresa a breve degli acquisti o, nella peggiore delle ipotesi, si assisterà allo sgonfiamento ineluttabile di una bolla che ha fatto lievitare i prezzi oltremisura.
Le attese inflazionistiche che si riflettono nei rendimenti obbligazionari non aiutano società come quelle in parola, che scontano flussi di cassa lontani nel tempo. Quindi è possibile che almeno nel breve le azioni saranno in sofferenza. Con tutta probabilità il mercato dovrà cercare un equilibrio di prezzo su cui poggiarsi, il problema è riuscire a individuare quale esso sia.