Dopo una prima parte di seduta all'insegna delle vendite, i principali mercati azionari del Vecchio Continente recuperano terreno e si avviano a chiudere la giornata sopra i livelli di chiusura di ieri. In questo contesto il focus degli investitori rimane sempre rivolto sia al conflitto in Ucraina che alla Federal Reserve, che domani dovrebbe alzare i tassi di interesse.
Il FTSE Mib, dopo essere sceso sotto la soglia dei 23.000 punti, si riporta oltre i 23.500 punti sopra i quali sono possibili allunghi in direzione dei 23.750 punti e a seguire 24.000 punti. Tra i titoli che a Piazza Affari non riescono a recuperare terreno troviamo Saras che in occasione dei dati del 2021 non ha fornito indicazioni per quanto riguarda il 2022. Andiamo a vedere nello specifico i dati dell'ultimo anno.
Saras: i risultati finanziari del 2021
Saras ha chiuso il 2021 con una perdita di 136 milioni di euro, che si confronta con il rosso di 197 milioni di euro registrato nel 2020. Ottima la performance dei ricavi a 8,63 miliardi di euro contro i 5,34 miliardi contabilizzati nel 2020. Nel 4° trimestre, il fatturato è stato di 2,8 miliardi di euro (+115% a/a)
Cresce anche l'Ebtida che dai -20,8 milioni del 2020 si porta a +54,1 milioni del 2021, mentre la posizione finanziaria netta è risultata negativa per 495 milioni di euro, in peggioramento rispetto ai 544,9 milioni di euro del 2020.
Per quanto riguarda l'outlook 2022-2024, il conflitto in Ucraina e la volatilità presente sulle materie prime fanno si che la società non possa fornire indicazioni precise. Ricordiamo che ad inizio anno il management era fiducioso nel raggiungere i suoi obiettivi, che prevedevano un miglioramento del cash flow facendo tornare il gruppo ai livelli pre Covid entro il 2023. Andiamo a vedere ora la reazione del titolo dopo queste notizie.
Azioni Saras: analisi tecnica e strategie operative
Per Saras, il rimbalzo a cui avevamo assistito durante la scorsa settimana e che aveva spinto i prezzi a contatto con i massimi del 2022 in area 0,63 euro, ha nuovamente lasciato posto alle vendite con il titolo che nella giornata odierna si sta avviando al test degli 0,55 euro.
Nel breve una conferma sotto questi livelli farebbe proseguire il trend discendente in direzione dei prossimi supporti situati sulla soglia degli 0,5 euro. Nel caso in cui anche questi sostegni dovessero essere rotti il titolo si aprirebbe le porte per un ritorno sui minimi del 2020 posizionati nei pressi degli 0,42 euro.
Al contrario per avere un primo segnale di forza il titolo dovrebbe portarsi oltre gli 0,63 euro sopra i quali assisteremmo ad allunghi in direzione degli 0,68 euro e a seguire 0,71 euro. Nel caso in cui anche questi livelli dovessero essere superati il titolo metterebbe nel "mirino" il prossimo target rialzista situato sugli 0,75 euro.