Le azioni Samsung Electronics hanno chiuso l'ultima seduta settimanale alla Borsa di Seoul con un rialzo del 4,49%, dopo che il colosso coreano ha pubblicato una trimestrale peggiore delle previsioni ma ha annunciato un taglio alla produzione di chip di memoria allineandosi alla concorrenza. Samsung non ha reso nota l'entità della riduzione della produzione, ma si è limitata a dire che i produttori di smartphone e personal computer hanno riempito i magazzini durante la pandemia e ora stanno utilizzando le loro scorte, diminuendo ovviamente la domanda anche e soprattutto in funzione dell'inflazione e del rallentamento dell'economia.
Tuttavia, Il più grande produttore mondiale di chip di memoria, smartphone e TV ha affermato di effettuare ancora investimenti a lungo termine in infrastrutture e ricerca per garantire la necessaria produzione di chip ed espandere il suo vantaggio tecnologico rispetto ai competitor nel mercato.
Samsung: i risultati della trimestrale
Samsung ha registrato nel periodo gennaio-marzo un utile operativo di 600 miliardi di won, pari a 455,5 miliardi di dollari, il peggiore degli ultimi 14 anni e in calo del 96% rispetto ai 14.200 miliardi di won dello stesso periodo del 2022. Gli analisti avevano previsto guadagni per 1.450 miliardi di won. Le vendite sono state di 63.000 miliardi di won, in diminuzione del 19% su base annua.
I pessimi risultati sono scaturiti da un crollo del prezzo dei chip di memoria Dram, utilizzati per i computer, i telefoni e i server. La riduzione è stata di circa il 20% nel trimestre, mentre i semiconduttori di memoria flash Nand sono scesi del 10-15%.
La società con sede a Suwon-Si non ha rivelato come questi risultati influenzeranno i piani di investimento, quindi per ora rimane ciò che aveva in precedenza segnalato, ossia una spesa in conto capitale simile agli investimenti di 53.100 miliardi di won nel 2022. Per il trimestre in corso gli analisti prevedono una perdita record di 2.100 miliardi di won relativamente alla divisione chip e di altri 2.000 miliardi per il resto.
Il commento degli analisti
Secondo gli esperti di mercato, il taglio della produzione di Samsung potrebbe migliorare leggermente le sue prestazioni nel trimestre in corso e anche innescare il rimbalzo dei prezzi dei chip di memoria. "Samsung che parla di tagli alla produzione è la prova di quanto sia grave l'attuale crisi", ha dichiarato Greg Roh, capo della ricerca presso Hyundai Motor Securities.
A giudizio di Daniel Kim, analista della società d'investimento australiana Macquarie Group, "Samsung avrebbe dovuto unirsi al taglio della produzione prima, ma ora sta inviando un chiaro segnale al mercato e agli acquirenti di memoria". L'esperto ora si aspetta che l'azienda riduca quest'anno la produzione di oltre un quarto. "La ripresa del mercato è ormai una questione di tempo. Probabilmente arriverà nel terzo o quarto trimestre", ha aggiunto.
John Park, analista di Daishin Securities, osserva come il fatto che l'azienda numero uno sul mercato dei chip di memoria si sia unita alla concorrenza sui tagli alla produzione abbia sollevato le azioni in Borsa. Gli altri "hanno dichiarato tagli alla produzione, ma solo Samsung non lo aveva fatto, quindi il mercato la stava osservando", ha affermato.