Giornata all'insegna della debolezza sui principali mercati azionari del Vecchio Continente che, interrompendo il rally delle ultime sedute, hanno chiuso le contrattazioni in territorio negativo. In questo contesto non sorprende il Ftse Mib che ha fatto segnare una delle peggiori performance, anche in scia allo stacco di alcuni dividendi, con i prezzi scesi sotto l'area dei 24.400 punti. Nel breve periodo la correzione odierna, che potrebbe anche spingersi fin verso la soglia dei 24.000 punti, non cambierebbe la view rialzista in essere ma al contrario sarebbe utile per scaricare gli eccessi raggiunti da molti indicatori di breve durante le ultime sette ottave.
Tra i titoli che a Milamo fanno segnare una delle peggiori performance troviamo Saipem, che paga anche le decisioni arrivate sul finire della scorsa ottava dalla Corte Suprema algerina. Andiamo a vedere i dettagli in questione.
Saipem: la Corte Suprema algerina conferma la condanna sul progetto GNL 3 Arzew
La Corte Suprema algerina, dopo aver condannato in primo Saipem, Saipem Contracting Algerie e Snamprogetti spa Algeria, ha rigettato i ricorsi delle società relativi le accuse di aver maggiorato i prezzi in occasione dell'aggiudicazione del progetto GNL3 Arzew ma anche di false dichiarazioni doganali. Il progetto in questione risale al 2008 e dopo essere stato sviluppato dalla società petrolifera algerina Sonatrach, prevedeva da parte di Saipem la costruzione di un "treno" di liquefazione del gas naturale.
Ricordiamo che se in primo grado la società era stata multata dal tribunale algerino di 192 milioni di euro, già tutti accantonati nel bilancio chiusosi alla fine dello scorso anno, al contrario l'autorità giudiziaria italiana aveva assolto in via definitiva le società coinvolte nel procedimento. Appresa la decisione della Corte algerina, Saipem si riserverà di impugnare la condanna presso ogni sede competente.
Andiamo ora a vedere come si sta comportando il titolo dopo queste notizie.
Azioni Saipem: analisi tecnica e strategie operative
La fase correttiva innescatasi la scorsa settimana dall'area degli 1,15 euro, sta mettendo a rischio quel trend rialzista partito nel mese di ottobre 2022 dalla soglia degli 0,60 euro. Nel breve termine importante per l'azione sarà la tenuta dei primi supporti posti nei pressi degli 0,95 euro, dove transita sia l'indicatore del Supertrend daily che la trendline ascendente che parte dai minimi di periodo, per riprendere la strada degli acqusiti che avrebbe un primo target sulla soglia dell'euro e successivamente gli 1,15 euro. Nel caso in cui il titolo dovesse spingersi oltre queste aree resistenziali, si dovrebbe avere una continuazione del recupero che potrebbe spingersi fin verso gli 1,50 euro.
Al contrario discese sotto gli 0,95 euro tornerebbero ad indebolire la struttura grafica dell'azione, con primi target sugli 0,9 euro e a seguire gli 0,84 euro. La mancata tenuta di questi livelli dovrebbe far proseguire le vendite in direzione degli 0,8286 euro, dove verrebbe chiuso il gap up lasciato aperto il 27 ottobre 2022, e successivamente gli 0,78 euro dove transita la media mobile di medio periodo. Sotto questi sostegni aumenterebbero le chance di un ritorno in direzione dei minimi di periodo posti sugli 0,55-0,60 euro.
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