L'invasione russa in Ucraina arrivata durante la notte, impatta sui futures del Vecchio Continente che, impostati in deciso territorio negativo, anticipano un inizio di giornata all'insegna delle vendite. In questo contesto il FTSE Mib, che nella serata di ieri aveva chiuso in area 25.955 punti, potrebbe scendere in apertura di giornata sotto la soglia dei 25.000 punti andando a peggiorare la sua struttura grafica. Tra i titoli che in giornata andremo a monitorare a Piazza Affari troviamo Pirelli che nella serata di ieri ha comunicato i conti riguardanti il 2021.
Pirelli: i risultati finanziari del 2021
Pirelli ha chiuso il 2021 con ricavi pari a 5,33 miliardi di euro, che si confrontano con i 4,3 miliardi del 2020. Nel solo quarto trimestre i ricavi sono stati di 1,25 miliardi di euro. Per quanto riguarda i volumi, questi si sono attestati al +15,7%, superando la parte alta della forchetta che la società aveva comunicato ad inizio anno, grazie sia al recupero della domanda nelle principali aree geografiche che al rafforzamento della quota di mercato.
In salita anche l'Ebtida a 1,21 miliardi di euro (893 milioni di euro nel 2020) ed un Ebit balzato di oltre il 50% a 815,8 milioni di euro. L'utile netto (esclusa la quota di terzi) si è attestato a 321,6 milioni di euro superiore alle attese a 311 milioni di euro e ai 42,7 milioni del 2020. L’utile per azione è stato di 0,3 euro. Migliora anche l'indebitamento sceso a 2,91 miliardi di euro sui 3,26 miliardi di inizio anno.
Per quanto riguarda il 2022, le attese rimangono positive nonostante uno scenario volatile, con la crisi tra Russia e Ucraina che potrebbe portare le guidance su redditività e generazione di cassa nella parte bassa del range atteso. Il produttore di pneumatici ha alzato comunque la guidance sui ricavi 2022, adesso visti tra circa 5,6 e 5,7 miliardi di euro rispetto alle precedenti previsioni di 5,1-5,3 miliardi, ma con un Ebit margin adjusted visto tra circa il 16% e il 16,5%, rispetto al 16-17% precedente.
Azioni Pirelli: analisi tecnica e strategie operative
Il trend rialzista che aveva caratterizzato il 2021 e che aveva spinto le quotaazioni Pirelli in direzione dei 6,70 euro, si è indebolito in queste prime settimane del 2022, con il titolo che è tornato a contatto con i forti sostegni in area 5,50 euro.
Una discesa sotto questi ultimi livelli dovrebbe far proseguire il movimento ribassista, che a quel punto potrebbe spingere i prezzi in direzione dei 5,30 euro e a seguire verso la soglia dei 5 euro. Al contrario solo con conferme sopra i 5,50 euro i prezzi potrebbero mettere fine alla debolezza in atto.
In tal case, si aprirebbero le porte per un rimbalzo che avrebbe un primissimo target rialzista in area 5,50 euro e a seguire verso i 6 euro. Solo con il superamento di questa area resistenziale verrebbe messa in un angolo la fase correttiva riprendendo di conseguenza l'uptrend di fondo.