E' una seduta contrassegnata da vendite quella odierna sui mercati azionari europei che, in scia ad una Federal Reserve aggressiva in tema di tassi di interesse, si avviano a chiudere le contrattazioni in generale territorio negativo. In questo clima il Ftse Mib staziona sempre pericolosamente sui minimi delle ultime ottave situati in area 21.700 punti, sotto i quali si avrebbe una prosecuzione del movimento in atto verso i prossimi supporti situati nei pressi dei 21.500 punti. Al rialzo segnali di positività si avrebbero con il superamento delle prime resistenze poste sui 22.300 punti e primi target nei pressi dei 22.500 punti.
Tra i titoli che a Milano fanno registrare una performance peggiore del mercato troviamo Pirelli, nonostante la società abbia comunicato il rimborso anticipato di un prestito. Andiamo a vedere di cosa si tratta.
Pirelli: rimborso anticipato prestito obbligazionario
La società italiana ha comunicato che nella giornata del 25 ottobre 2022, in anticipo di tre mesi rispetto alla data di scadenza, verrà rimborsato il prestito obbligazionario "Pirelli euro 600,000,000 1,375 per cent. Guaranteed Notes due 25 January 2023".
Questo strumento, quotato sul mercato lussemburghese, vede un importo residuale di 553 milioni di euro e il suo rimborso sarà effettuato utilizzando la cassa della società.
Il rimborso per ciascuna obbligazione verrà fatto alla pari insieme agli interesse che sono maturati fino al 25 ottobre 2022. Ricordiamo che al 31 giugno 2022 il flusso di cassa netto prima dei dividendi della società era pari a -463 milioni di euro, in miglioramento dai -481 milioni di euro che si erano registrati nello stesso periodo del 2021.
Azioni Pirelli: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si sta muovendo oggi il titolo a Piazza Affari. È un trend chiaramente discendente quello presente sul titolo Pirelli, con i prezzi che nella seduta odierna stanno testando i minimi delle ultime settimane situati in area 3,62 euro. Nel caso in cui questi livelli dovessero essere rotti al ribasso, aumenterebbero le possibilità di andare a rivedere i minimi degli ultimi 24 mesi posti sulla soglia dei 3,50 euro. Queste aree supportive diventerebbero l'ultimo balurardo per evitare che l'azione possa andare a rivedere i minimi del 2020 situati sui 3 euro, con target intermedi posti sui 3,30 euro.
Al contrario un primo segnale di positività lo avremmo con il superamento dei massimi di settembre situati in area 3,90-3,95 euro. Infatti con una conferma oltre questi livelli l'azione potrebbe innescare un importante rimbalzo che avrebbe un target ambisioso posto fin verso i 4,50 euro. Sarà solo con il superamento di queste resistenze che si avrebbe un miglioramento della struttura grafica con ulteriori allunghi verso i 4,75 euro e a seguire 4,95-5 euro. Ricordiamo che nel corso del 2022 il titolo ha perso quasi il 40% del suo valore.
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