I mercati sono accompagnati da un clima di festa. Sebbene oggi sembrano più sobri dopo la sbornia di ieri, la convinzione che il vaccino Pfizer possa finalmente segnare una svolta nella lotta al Covid-19 ha trasmesso agli investitori un sentiment positivo. Persino la notizia del flop del vaccino cinese Sinovac in Brasile è passata in cavalleria, dopo aver provocato qualche scossone iniziale nelle Borse.
La ragione scientifica però impone cautela. La sperimentazione non si è conclusa e ancora alcuni punti sono da definire. Ad esempio non vi è per il momento certezza assoluta sugli effetti collaterali del vaccino nel lungo periodo, su quanto duri l'immunizzazione delle persone che ricevono l'iniezione e se in via sistematica il vaccino funzioni per gli anziani.
Ad ogni modo, i Governi di tutto il mondo si sono già attivati per portarsi avanti con il lavoro qualora tutto dovesse andare per il meglio. È notizia di questa mattina che l'Europa vuole firmare un accordo con Pfizer per la somministrazione di 200 milioni di vaccino in una prima fase e altri 100 successivamente. Gli Stati Uniti hanno già un accordo per ricevere la fornitura immediata di 100 milioni di dosi. L'azienda conta di arrivare a una distribuzione di 1,3 miliardi di fiale nel 2021.
Borsa: 3 fattori che possono sostenere il rialzo dei mercati
Se il vaccino dovesse dare risvolti positivi, i mercati azionari potrebbe proseguire la marcia trionfale verso mete imprecisate, anche perché supportate da altri 3 fattori che si aggiungerebbero al climax entusiastico:
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La politica monetaria e fiscale congiunta delle Banche centrali e dei Governi. Entrambe le istituzioni hanno capito con questa pandemia che non occorre più risparmiarsi e quindi hanno cercato di sostenere l'economia fornendo denaro a pioggia. In Europa nel 2021 arriverà il Recovery Fund, che sarà la consacrazione di una ritrovata integrazione dell'Unione Europea. Negli Stati Uniti dovrebbe sopraggiungere il piano di stimoli fiscali non appena la situazione politica al Congresso e alla Casa Bianca verrà definita. Gli istituti centrali appoggeranno qualsiasi sforzo dei Governi tenendo bassi e a lungo i tassi di interesse.
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L'acquisto del debito da parte dei risparmiatori, nonostante la situazione. Un esempio lo troviamo nel giardino di casa nostra con l'eccezionale successo del BTP Futura che ha raccolto finora 3,5 miliardi di euro. Questo ha una rilevanza di grande entità, perché in questa maniera si ha la possibilità di sostenere la spesa sanitaria e con essa la ripresa dell'economia, senza dover subire un costo alto del finanziamento.
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Indipendentemente dal vaccino l'aspettativa che, una volta esaurita la fase della seconda ondata, i contagi calino nella metà del 2021. Se l'economia procede senza paura di altri lockdown e si cominciano a vedere gli effetti degli stimoli monetari e fiscali, i mercati di riflesso ne trarranno giovamento.
Piazza Affari: dove investire con vaccino Covid
Stanti così le cose, quali potrebbero essere le società italiane che beneficerebbero dai futuri effetti del vaccino Pfizer e quali invece che ne verrebbero danneggiate? Partendo da un'analisi di Luigi De Bellis, co-responsabile del Research Team di Equita Sim, vediamo di capire come sarebbe possibile modificare il nostro portafoglio d'investimento.
I titoli che potrebbero essere acquistati sono quelli aventi un beta di mercato più alto, quindi che riflettono meglio il rischio sistemico. Una ritrovata propensione al rischio farebbe optare per i settori finanziari, dell'automotivi ed energetico. La Sim milanese concentra l'attenzione su Mediobanca, FCA ed ENI aumentandone il peso, mentre riduce la presenza di Snam Rete Gas e Recordati. RIguardo il settore del lusso il portafoglio viene arricchito dalla presenza di EssilorLuxottica e in quello sanitario con Korian. Mentre fuori le azioni Lonza e Merck.