Pfizer e Moderna hanno affermato che la protezione dei loro vaccini contro il Covid-19 può diminuire nel tempo. Il regolatore statunitense dei farmaci si prepara a valutare se approvare un programma di richiamo. Vediamo tutti i dettagli.
Pfizer-Moderna: protezione vaccino cala nel tempo
In vista della riunione del comitato consultivo sui vaccini della Food and Drug Administration (FDA) in agenda domani per discutere la proposta di richiamo, Pfizer ha presentato uno studio della Kaiser Permanente Southern California che suggerisce che l'efficacia del vaccino diminuisce nel tempo in modo naturale, "indipendentemente dalla variante", piuttosto che come una conseguenza del ceppo Delta che è in grado di eludere la sua protezione.
Pfizer ha presentato dei dati che mostrano come la protezione del vaccino sia diminuita da sei a otto mesi dopo la seconda dose, diventando gradualmente meno efficace a intervalli di due mesi. L'efficacia del vaccino è diminuita di circa il 6% ogni due mesi dopo la seconda dose, passando dal 96,2% dopo la vaccinazione completa all'83,7% quattro mesi dopo.
La società ha anche citato i dati israeliani che mostrano che un terzo richiamo ha ripristinato la protezione fino al 95% contro il Covid-19. Parallelamente, anche Moderna ha condiviso i dati che mostrano che la protezione offerta dal suo vaccino diminuisce nel tempo.
Il comitato consultivo della FDA si riunirà domani per decidere se raccomandare al regolatore di autorizzare una dose di richiamo del vaccino BioNTech/Pfizer e per quali popolazioni. La FDA ha già valutato positivamente il richiamo di vaccini mRNA fatti da Pfizer e Moderna per le persone con un sistema immunitario debole.
L'amministrazione Biden ha affermato di voler iniziare a lanciare un programma di richiamo del vaccino la prossima settimana insieme a una dozzina di altre nazioni che sono preoccupate per un aumento delle infezioni tra le persone vaccinate.
Quale impatto avrà la decisione della Food and Drug Administration sulle azioni dei pionieri del vaccino anti-Covid-19? Analizziamo il quadro tecnico di Pfizer e Moderna e vediamo come operare secondo l’analisi tecnica.
Pfizer e Moderna: come operare in Borsa secondo l’analisi tecnica
Le azioni Pfizer e Moderna sono da comprare o da vendere in Borsa? Cosa dice l’analisi tecnica sulle due azioni big pharma? Se si osserva il grafico giornaliero di Pfizer si può notare il recente sell-off delle quotazioni, che tuttavia non ha compromesso la struttura tecnica rialzista in atto dai minimi registrati a marzo 2021.
Al momento il livello da monitorare è il supporto statico a 43 dollari, lasciato in eredità dal massimo segnato il 9 dicembre 2020. Segnali di forza in quest’area di concentrazione di domanda potrebbero essere sfruttati per entrare a mercato in direzione del trend dominante. La positività verrebbe meno con una chiusura stabile al di sotto di 38 dollari, movimento che potrebbe alimentare le vendite fino all’importante supporto a 33 dollari.
Per quanto riguarda le azioni Moderna, il quadro tecnico appare ancora impostato al rialzo nonostante i prezzi abbiano di recente fallito un nuovo massimo assoluto. Nonostante la perdita di momentum visibile sul timeframe giornaliero, anche in questo caso si potrebbero privilegiare strategie di matrice rialzista in linea con il trend dominante di più lungo periodo.
Segnali long in prossimità del supporto a 350 dollari potrebbero essere sfruttati in ottica rialzista verso i massimi a 495 dollari. Il quadro tecnico muterebbe al ribasso nel caso di una violazione stabile del supporto precedentemente menzionato, movimento che darebbe spazio ai venditori fino all’area di concentrazione di domanda posta a 240 dollari.