Le società cinesi dei giochi stanno vivendo tempi duri in questo momento. I nervi sono messi continuamente a dura prova dalla stretta progressiva che le Autorità di Regolamentazione di Pechino stanno attuando nel settore.
Allo stato attuale la National Press and Publication Administration sta esaminando le indicazioni fornite dagli sviluppatori di Tencent e Netease per garantire il rispetto dei limiti imposti alla fine del mese di agosto.
In quell'occasione le Authority hanno imposto delle regole entrate in vigore a settembre dove i minori possono accedere ai giochi in un tempo limitato di 3 ore a settimana e tutti gli utenti devono registrarsi con nome reale.
Giochi: 5 regole imposte dalle Authority cinesi
La scorsa settimana i Regolatori hanno incontrato le major del settore dei giochi conferendo sui nuovi requisiti per l'adozione dell'intrattenimento e condannando fermamente la sola ricerca del profitto. I punti principali emersi da meeting sono fondamentalmente 5, come di seguito:
- Comprensione e prevenzione della dipendenza dai giochi da parte dei minori;
- Rimozione di tutti quei contenuti dannosi come oscenità e violenza, evitando anche il culto del denaro e dell'effeminatezza;
- Imposizione del limite di tempo per gli utenti minorenni e divieto di scambiarsi gli account di gioco;
- Divieto di perseguire solo il profitto attirando le persone con progetti che inducono dipendenza;
- Limitazione di sponsorizzazioni di celebrità nelle campagne pubblicitarie del servizio prestato.
Questi criteri se non bloccheranno le approvazioni per i nuovi giochi, quantomeno ne rallenteranno il processo. Questo inevitabilmente avrà un peso sulla crescita del business da parte degli sviluppatori come Tencent e Netease. Secondo alcune stime effettuate dal South China Morning Post, nel complesso il mercato dei giochi mobili domestici potrebbe ridursi in Cina di oltre il 30% nel 2022.
Cina: nel mirino delle Authority anche i casinò
La repressione dei giochi si estende ad ampio raggio e colpisce anche i casinò. Il Governo cinese ha aperto una consultazione pubblica di 45 giorni sulla revisione della legge del gioco riguardo gli operatori a Macao, il più grande centro di gioco del mondo. I gruppi che operano nel territorio vedranno la loro licenza ventennale scadere nel 2022 e temono fortemente che le nuove regole possano metterne a repentaglio il rinnovo.
Una bozza della legge indica che i Consigli di Amministrazione dei casinò potrebbero vedere la presenza di un rappresentante del Governo, così come vi potrebbe essere una stretta sul numero e la durata delle concessioni.
La notizia ha destabilizzato i titoli del settore quotati a Hong Kong. Mercoledì vi era stata una vera ecatombe: Sands China era crollata del 32,5%, Wynn Macau del 29%, MGM China aveva perso il 27%, SJM Holdings il 24%, Melco International e Galaxy Entertainment il 20%. Stanotte le vendite hanno continuato a fioccare con perdite diffuse che vanno dallo 0,26% di Galaxy Entertainment al 7,96% di Sands China.
La situazione indubbiamente si fa molto critica ora per un settore che ne è uscito tremendamente scosso dalla pandemia. Secondo i dati pubblicati dal Gaminig Inspection and Coordination Bureau di Macao, il gioco d'azzardo ha conosciuto un autentico crollo delle entrate lorde: -80% rispetto ai livelli pre-Covid. Il giro di vite di Pechino potrebbe essere una mazzata da cui riesce difficile immaginare come le aziende possano trovare le risorse per risollevarsi dal pantano.