Buone notizie per Tesla.
Panasonic investirà 4 miliardi di dollari per costruire un impianto di batterie in Kansas, con lo scopo di soddisfare principalmente la domanda in continua crescita delle vetture del produttore di Palo Alto. Attualmente il conglomerato giapponese gestisce insieme a Tesla una fabbrica in Nevada ed è uno dei maggiori fornitori di batterie della compagnia guidata da
Elon Musk.
L'Amministratore Delegato dell'azienda nipponica ha affermato che il progetto scaturisce dall'aumento dell'elettrificazione del mercato automobilistico negli Stati Uniti, di conseguenza l'espansione della produzione di batterie è fondamentale per poter soddisfare la domanda. Panasonic aveva riferito che avrebbe realizzato un nuovo stabilimento una volta terminati i test nell'impianto di Wakayama, in Giappone, dove la produzione di massa è prevista per il prossimo anno. Il programma di Kansas creerà fino a 4 mila posti di lavoro, secondo i funzionari statali.
La scelta dello Stato del Midwest arriva dopo che è stato approvato un pacchetto di incentivi statali fino a 1 miliardo di dollari all'inizio del 2022. L'impianto di Panasonic comunque non si limiterà a fornire esclusivamente Tesla e avrà anche un dipartimento di ricerca centralizzato sulle batterie di prossima generazione, come la 4680.
La costruzione dello stabilimento è il risultato dei colloqui avuti a maggio tra l'azienda di Kadoma e il Presidente degli Stati Uniti,
Joe Biden, durante una visita di quest'ultimo in Giappone. L'inquilino alla Casa Bianca è fortemente intenzionato a ridurre la dipendenza dall'Asia per quanto riguarda l'approvvigionamento delle batterie e dei materiali per i veicoli elettrici, mirando a rafforzare l'industria nazionale.
Lo Stato del Kansas erogherà sussidi per circa 829 milioni di dollari, una volta che la società avrà terminato il ciclo di investimenti e di assunzioni.
Panasonic: obiettivo aumentare la densità energetica
Panasonic sta comunque accelerando gli sforzi per aumentare la densità energetica delle proprie batterie del 20% entro la fine del decennio. È quanto ha sostenuto Shoichiro Watanabe, CTO dell'azienda. Questo significa che in una Model Y di Tesla l'autonomia arriverebbe fino a 100 km, senza cambiare le dimensioni del pacco batteria. Aumentare la densità energetica vorrebbe dire anche che i costruttori di auto elettriche potrebbero dotare le proprie vetture di celle più piccole, risparmiando parecchio quanto a peso, ingombri e costi.
Come sarà possibile questo? Watanabe ha affermato che il segreto sta nell'utilizzo di additivi più efficaci e potenti, che consentono alle celle di funzionare a tensioni più elevate senza per questo portare a logoramenti. In questo momento, le batterie Panasonic presentano un voltaggio di 4,2, ma con gli additivi arriverebbero a 4,5-4,6 volt.
Non è comunque solo una questione di additivi. L'azienda sta sviluppando anche i materiali a cristallo singolo, ossia dispositivi che permettono di evitare le microfratture che si creano durante le fasi di carica e scarica e che alla fine riducono le prestazioni e la vita utile delle batterie. Infine, un aspetto su cui sta lavorando Panasonic riguarda la sostituzione della grafite utilizzata con materiali a base di silicio, in modo da fornire una maggiore resistenza alle sollecitazioni. Il problema tuttavia è riuscire a trovare il giusto equilibrio tra le performance delle celle e i costi superiori del silicio, ha sottolineato Watanabe.