L'inflazione americana balzata sui massimi dal 1981, che potrebbe spingere la Federal Reserve ad alzare a luglio i tassi di interesse anche dell'1%, impatta sui futures del Vecchio Continente. Impostati sotto la parità, anticipano un inizio di giornata all'insegna della debolezza sui listini europei.
In questo contesto Piazza Affari, che paga anche il rischio di una crisi di Governo, dovrebbe aprire le contrattazioni vicino alla soglia dei 21.000 punti. Dal punto di vista operativo importante diventa sempre la tenuta di questo livello, per evitare un ulteriori indebolimento del FTSE Mib.
Iveco: si allea con Hyundai per produzione bus
Tra i titoli da monitorare a Milano troviamo Iveco al centro di alcune notizie nelle ultime ore. Andiamo a vedere di cosa si tratta. La società italiana, dopo aver confermato di aver ceduto la joint venture in Russia al suo partner Amt, collaborerà con il marchio Htwo per equipaggiare i suoi futuri pullman alimentati ad idrogeno con sistemi di celle a combustibile. Questo accordo segue il memorandum di intesa firmato a marzo con Hyundai, che tramite Htwo commercializza le celle ad idrogeno.
Iveco ha anche confermato che riporterà la produzione di bus in Italia, tra Torino, dove dovrebbe esserci lo sviluppo, e Foggia, che vedrà la produzione. L'obiettivo è di produrre 3.000 bus entro il 2026 per aumentare la produzione a mille l'anno dal 2027 in avanti.
Le novità non finiscono comunque all'accordo con Huyndai. Fpt Industrial, marchio speciliazzato nella produzione di powertrain, ha firmato un accordo con Blue Enertgy Motors per introdurre in India entro la fine del 2022 i primi veicoli pesanti a gas naturale liquefatto. Infine con Via, società attiva nel settore della mobilità in sharing, cercherà di sviluppare soluzioni di trasporto pubblico sui misura e on-demand.
Azioni Iveco: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo a vedere l'impostazione tecnica del titolo Iveco. Non si arresta la debolezza presente sul titolo Iveco con i prezzi che continuano a muoversi pericolosamente vicini ai minimi di periodo situati sui 4,70 euro. Nel breve periodo fondamentale sarà la tenuta di questi livelli, per evitare che il trend in essere possa proseguire verso i 4,50 euro e a seguire 4,25-4,30 euro. In questo contesto eventuali rimbalzi che non dovessero riportare i prezzi oltre i 5,45-5,50 euro, rappresenterebbero occasioni per aprire posizioni ribassiste.
Al contrario un segnale di prima positività si avrebbe solo con il superamento dei 5,50 euro. Oltre questi livelli l'azione potrebbe aprire le porte ad un importante rimbalzo che avrebbe un primo target sulla soglia dei 6 euro e successivamente verso i 6,40 euro. Sarà solo con il break di queste aree resistenziali, che rappresentano i massimi degli ultimi mesi, che il titolo invierebbe un segnale di forza.
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