Le azioni NIO precipitano nelle contrattazioni pre-market alla Borsa di New York. Il produttore di auto elettriche cinesi perde il 10% dopo la decisione di sospendere la produzione a causa del Covid-19. L'esplosione dei casi di contagio in Cina ha determinato interruzioni nella catena di approvvigionamento. I fornitori di materie prime e componenti hanno temporaneamente chiuso i battenti in città come Jilin, Shanghai e Jiangsu lasciando l'azienda bloccata.
In particolare Shanghai desta preoccupazioni perché è una zona nevralgica e le ultime rilevanze segnalano oltre 130 mila infezioni da Coronavirus. Questo dimostra come la politica zero Covid attuata dal Governo cinese non si stia dimostrando completamente efficace. NIO produce i suoi veicoli nella zona di Xingiao, Hefei, distante circa 300 miglia da Shanghai.
NIO: aumentati i prezzi delle auto
Nel fine settimana NIO ha annunciato l'aumento dei prezzi delle auto prodotte di 10.000 yuan, con riferimento ai suoi 3 fuoristrada ES8, ES6 ed EC6, a partire dal 10 di maggio. Mentre per quanto riguarda le berline ET7 ed ET5 i prezzi dovrebbero rimanere invariati. Questa è una logica conseguenza dell'incremento del prezzo delle materie prime, che non accenna ad arrestarsi.
Una nota della società spiega come inizialmente si pensava di sopportare i maggiori costi di input dei veicoli, ma adesso con la pandemia in corso è diventato tutto più difficile, pertanto l'unica alternativa non può che essere quella di alzare i prezzi.
Delle 3 start-up cinesi che comprendono Xpeng e Li Auto, NIO è stata l'ultima ad aver fatto questa scelta. A marzo Xpeng ha effettuato incrementi di prezzo da 10.100 e 20.000 yuan, mentre Li Auto ha aumentato di 11.800 yuan. Le mosse seguono quelle di Tesla e altre case automobilistiche che si sono trovate esattamente nella stessa situazione e che quindi non hanno potuto fare a meno di riversare sul cliente i maggiori costi derivanti dalla produzione delle vetture.
NIO: le ragioni della debolezza delle azioni
NIO a marzo è rimasta un po' indietro rispetto alle 2 rivali cinesi sulle consegne complessive di veicoli, pur facendo registrare un sostanziale incremento in raffronto a febbraio. Questo è sicuramente un dato positivo se si pensa a tutti i problemi riscontrati nella catena di approvvigionamento. Bisogna dire che ciò che distingue NIO rispetto a Xpeng e Li Auto è che la società con sede a Shanghai vende maggiormente veicoli di fascia alta. Questo però non toglie che un ritardo nelle vendite potrebbe essere visto come un segnale di debolezza per il titolo in Borsa.
Le azioni NIO sono scese circa del 37% in questo 2022 e affondate del 70% se si considera il massimo storico di 67 dollari di gennaio 2021. A contribuire al sell-off in tutto questo periodo sono state le
prospettive di rialzo dei tassi d'interesse da parte della Federal Reserve per combattere l'inflazione, il che ha colpito in modo particolare le società tecnologiche.
Inoltre, vi è da considerare lo spauracchio del delisting delle ADR cinesi a Wall Street per effetto della mancanza di adeguamento agli audit contabili statunitensi da parte delle aziende cinesi. Gli analisti di UBS hanno aggiornato il loro rating sul titolo da BUY a HOLD, con prezzo obiettivo che è stato ridotto da 42 a 32 dollari.