Microsoft: FTC blocca accordo da $75 miliardi con Activision Blizzard | Investire.biz

Microsoft: FTC blocca accordo da $75 miliardi con Activision Blizzard

09 dic 2022 - 12:30

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L'Authority americana porta in Tribunale il caso di Microsoft sull'acquisizione del gigante dei giochi, perché l'operazione minerebbe la concorrenza. Vediamo i dettagli

Si complica l'acquisizione da 75 miliardi di dollari di Activision Blizzard da parte di Microsoft. La Federal Trade Commission (FTC) degli Stati Uniti ha deciso di bloccare l'operazione in quanto l'accordo arrecherebbe danno alla concorrenza. L'antitrust USA ha votato in maggioranza 3 a 1, con l'unico a votare contro che è stato il commissario repubblicano Christine Wilson.
 
Ora dovrà essere presentata denuncia al Tribunale interno, presieduto da un giudice indipendente, prima che il caso vada a finire in un Tribunale federale. "Oggi cerchiamo di impedire a Microsoft di ottenere il controllo su uno studio di gioco indipendente leader e di utilizzarlo per danneggiare la concorrenza in più mercati di gioco dinamici e in rapida crescita", ha affermato Holly Vedova, direttore dell'ufficio della concorrenza della FTC. Nei prossimi mesi si attende anche il giudizio che verrà emesso dalla autorità della Gran Bretagna e dell'Unione Europea. Le azioni Activision Blizzard hanno chiuso l'ultima seduta a Wall Street con un calo dell'1,54%, mentre Microsoft ha registrato un rialzo dell'1,24%. 
 

Microsoft-Activision: un problema di concorrenza

L'affare Activision per Microsoft rappresenta la più grande acquisizione di sempre, portandola a diventare la terza più grande società di giochi in termini di fatturato, alle spalle del colosso cinese Tencent e del gigante giapponese Sony.  L'FTC su questo aspetto però è inflessibile. Da quando è stata nominata al vertice dell'Authority dal Presidente degli Stati Uniti Joe Biden, Lina Khan ha portato avanti una politica di repressione dello strapotere delle Big Tech americane, con lo scopo di salvaguardare la libera concorrenza.
 
Al riguardo, Khan è preoccupata che il controllo di Activision permetterebbe al gigante di Redmond di "manipolare i prezzi della società di giochi, degradando la qualità del gioco di Activision o l'esperienza del giocatore su console rivali e servizi di gioco, cambiando i termini e i tempi di accesso ai contenuti o trattenendo completamente i contenuti dai concorrenti, con conseguente danno ai consumatori".
 
FTC ha messo in evidenza come il gruppo con sede a Santa Monica, California, sia stato tra i pochi sviluppatori a produrre i migliori videogames come Call of Duty, che ha generato 30 miliardi di dollari di vendite nei suoi 19 anni di vita. Dal canto suo, Microsoft ha ribadito che il gioco continuerà a essere disponibile anche sulle piattaforme di altre società, una volta finalizzato l'accordo. Quindi, non diventerà un'esclusiva della sua Xbox come si temeva. Questa settimana la società fondata da Bill Gates ha firmato un accordo con Nintendo della durata di 10 anni per portare Call of Duty sulle console dell'azienda giapponese.
 
Il Presidente di Microsoft, Brad Smith, ha affermato che la società si è impegnata da subito ad affrontare con FTC le problematiche relative alla concorrenza. "Accogliamo con favore l'opportunità di presentare il nostro caso in Tribunale", ha riferito. L'Amministratore Delegato di Activision, Bobby Kotick, si è detto fiducioso che l'accordo si chiuderà, in quanto "l'affermazione che fosse anti-competitivo non si allinea con i fatti", ha detto.
 

Microsoft: gli effetti della denuncia di FTC

Quali effetti può avere la presa di posizione di FTC su Microsoft? Per comprendere le conseguenze bisogna partire dal contesto attuale. A dicembre dello scorso anno, l'Authority si è messa di traverso nell'acquisizione da 40 miliardi di dollari dell'azienda di chip Arm da parte di Nvidia, che sarebbe stata la più grande operazione della storia riguardo il settore dei semiconduttori. Allora il segnale è stato molto forte, ovvero che FTC avrebbe agito in maniera aggressiva su ogni tipo di legame tra le società che rischierebbe di soffocare l'innovazione futura. La conseguenza di questo è stata che le società coinvolte si sono ritirate dal deal.
 
Adesso, nel Tribunale degli Stati Uniti è arrivata anche la richiesta dell'agenzia regolatoria contro l'acquisto dell'app VR Within da parte di Meta. L'esito di questo caso potrebbe essere molto importante, soprattutto nell'eventualità che la Corte dovesse respingere le argomentazioni di FTC, bollandole come eccessivamente aggressive. Tuttavia, l'azione dell'Autorità USA potrebbe incoraggiare altri organismi di regolamentazione a Londra e Bruxelles, addensando di nuvole il cielo sopra Microsoft. 
 
 
 

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