Buy in May and Surf on Sight. Già, perchè il vecchio adagio di borsa 'Sell in May and go away' (vendi a maggio e va via), non si è rivelato profittevole nel 2020. Lo scorso mese ha portato risultati positivi compresi tra il +10% e il +15% per i principali indici azionari dei Paesi sviluppati.
A inizio Maggio non ritenevo possibile un rally del genere in quanto venivamo da un Aprile importante caratterizzato da forti recuperi post crollo generalizzato a fine Febbraio e metà Marzo a causa della diffusione su scala globale del Covid-19.
La salita degli indici a Maggio è stata quasi monodirezionale, ci sono state poche giornate negative e pochissimi momenti in cui il mercato “Toro” non l’ha fatta da padrone. Io stesso pensavo, parlando di S&P 500, che dopo un recupero così importante in area 2900/2950 punti il trend si invertisse almeno per rifiatare e stornare fino a 2.650/2.700 punti.
I dati macro economici che venivano comunicati e il ritorno delle tensioni tra USA-Cina con gli affondi di Trump in merito alle responsabilità cinesi di diffusione del virus, l’attacco diretto a Huawei e per finire la posizione netta sulla questione “Hong Kong” credevo togliessero fiducia e positività agli investitori verso i mercati azionari.
Quando questo non è accaduto ho iniziato a pensare come mai non succedeva quello che avevo ipotizzato. Sono andato più a fondo, ho controllato altri indicatori come l’EPS, e anche questo mi suggeriva che i prezzi delle azioni rispetto agli utili erano decisamente elevati. Negli USA siamo a 24 contro una media storica negli ultimi 10 anni di 16,24. Il valore del ratio è considerato decisamente alto, quasi da bolla. Ma il problema è che i mercati non guardano nemmeno agli utili attuali, hanno già metabolizzato nel sell off di Marzo la recessione globale del secondo trimestre 2020. Stanno invece prezzando il famoso recupero a V (leggi qui i diversi modelli della curva) e un'incredibile ripresa di PIL e consumi nell’ultimo quadrimestre dell’anno, annunciato da alcuni economisti come il migliore di sempre per gli Stati Uniti d’America.
Devo essere sincero, comprare a questi prezzi è contro intuitivo per me. Non riesco a vedere solo uno scenario d’oro per il prossimo futuro e non “prezzare” o calcolare che esistono anche altri scenari oltre a quello teorizzato oggi dai mercati. E che se un recupero di “Main Street” non arrivasse con la stessa forza con cui è stato pronosticato dai mercati, non penso che gli stessi mercati possano passarci sopra senza che nulla fosse. Ad un certo punto il rapporto tra prezzo e utili inizierà ad essere considerato, come la previsione di scenari non del tutto positivi.
In aggiunta a questo, e certamente non meno importante, ci sono tutte le manovre di politica monetaria e fiscale messa in atto dai singoli Stati e dalle banche centrali, vero motore della ripresa dei mercati. Le banche centrali fanno da supporto ai mercati iniettando fiumi liquidità mai vista a memoria d’uomo senza preoccuparsi che stanno uccidendo il piccolo risparmiatore abituato ad investire in titoli di stato che oramai a causa del QE non ha più motivo per comprare titoli che in molti casi pagano cedole inferiori al’1% ed è costretto, se vuole remunerare i proprio risparmi, ad andare a caccia di rendimenti in territori inesplorati come il debito High Yield o direttamente nel mercato azionario. D’altro canto non è mai stato così conveniente indebitarsi, l’altro lato della medaglia dei tassi bassi. E questo circolo “virtuoso” o “vizioso”, in base al lato dal quale lo sì guardi, non sembra avere una data di scadenza a breve.
Investimenti: come posizionari a giugno?
Sulla base di questi dati come ci posizioniamo con gli investimenti a Giugno 2020? Posso solo dire che il motto per me si è trasformato in “Buy in May and Surf on Sight”. Parola d’ordine: SURF ON SIGHT, navigare a vista! Impossibile allo stato attuale delle cose scommettere contro gli effetti delle banche centrali ma in questo momento devo dire che una gestione attiva e attenta dei proprio risparmi può dare dei benefici in quanto la volatilità sui mercati resta comunque alta e di occasioni se ne possono trovare. Vi racconto quello che sto facendo personalmente:
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long BTP da metà Maggio, Recovery Fund ed altri temi europei di “comunione” del debito e della situazione post covid fanno bene ai prezzi del debito pubblico dei paesi del sud europa in particolare del debito pubblico italiano essendo quello più remunerativo e più tradato.
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long emerging bond in valuta forte, buoni rendimenti senza rischio cambio attirano gli investitori del reddito fisso
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long azionario sovrappensando USA e sottopesando EU, con i titoli old economy in ripresa rispetto al gap lasciato sul terreno con i titoli tech del Nasdaq
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long Oro, antiinflattivo contro il fiume di carta stampata delle banche centrali
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long Bitcoin, stesso motivo dell’oro più la recente crescita di interesse post halving e superamento del livello di prezzo a 10.000 dollari
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long petrolio da fine aprile, nella speranza di ulteriori tagli Opec+ e ripresa dei consumi che lo portino sopra 40 dollari al barile
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una buona dose di liquidità per future occasioni dettate dal momento di incertezza camuffata.