In una giornata ricca di dati macro, i futures del Vecchio Continente impostati nei pressi della parità anticipano un inizio di seduta all'insegna della cautela sui principali mercati azionari dell'area euro, il cui focus rimane rivolto sia alle tensioni geopolitiche che alle prossime mosse delle Banche centrali. In questo contesto, il FTSE Mib dovrebbe aprire le contrattazioni nei pressi dei 21.800 punti, sempre vicino ai prossimi supporti situati sui 21.700 punti, sotto i quali si avrebbe una continuazione del movimento correttivo verso i 21.550-21.500 punti.
Al rialzo segnali di positività si avrebbero solo oltre le prime resistenze di breve poste sui 22.300 punti, sopra i quali si assisterebbero ad allunghi in direzione dei 22.500 punti. Tra i temi da seguire a Milano troviamo Mediobanca, che ha approvato il bilancio 2021-2022. Andiamo a leggerlo nello specifico.
Mediobanca: utile 2021-2022 a 907 milioni di euro
Nel CdA di ieri, Mediobanca ha approvato il bilancio consolidato al 30 giugno 2022. Come già era stato anticipato il 29 luglio scorso, il gruppo ha visto un utile netto a 907 milioni di euro, che si confronta con gli 807,6 milioni di euro che si erano avuto nell'esercizio 2020-2021. Per quanto riguarda la capogruppo, l'utile scende dai 578,4 milioni di un anno prima agli attuali 513,1 milioni di euro.
Il 2022 si chiude all'insegna dei record per i ricavi che balzano a 2,85 miliardi di euro, con un margine di interesse in salita del 5% e commissioni in aumento del 14%. In questo contesto ottimo l'ultimo trimestre, che si chiude a 704 milioni di euro, in crescita del 2% rispetto ai tre mesi precedenti. I dati comunicati confermano anche la proposta di un dividendo lordo pari a 0,75 euro, che verrà staccato il 21 novembre 2022.
Azioni Mediobanca: analisi tecnica e strategie operative
Il trend del titolo Mediobanca rimane sempre impostato al ribasso, con i prezzi che dai massimi di ottobre 2021 posti in area 10,85 euro sono scesi nelle ultime settimane nei pressi dei 7,70-7,75 euro. Nel breve termine saranno da monitorare i primi sostegni che troviamo sugli 8,10 euro, in quanto una loro rottura al ribasso andrebbe a far riprendere la strada delle vendite in direzione dei minimi di periodo.
Nel caso in cui le quotazioni vadano a testare l'area dei 7,70 euro, fondamentale sarà la tenuta di questi livelli, per evitare che l'azione a quel punto possa spingersi fin verso i minimi del 2021 situati sui 7,15-7,20 euro. Al contrario, i primi segnali di positività si avrebbero con il superamento dei massimi mensili situati sugli 8,55-8,58 euro.
Oltre questi livelli il titolo avrebbe un primo target sugli 8,80 euro e successivamente i 9,05-9,10 euro. Sarà solo nel caso in cui si avesse l'ulteriore breakout di queste ultime aree resistenziali che si avrebbe un miglioramento della struttura grafica con possibili allunghi fin verso la soglia dei 10 euro.
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