Nell'ultimo periodo, diverse aziende tech hanno annunciato licenziamenti di massa: Amazon dovrebbe tagliare la forza lavoro di circa 10 mila unità, l'organico di Meta sarà ridotto di 11 mila unità, Netflix a maggio ha licenziato 150 persone ed a giugno ne ha lasciate a casa altre 300 e Shopify ha diminuito la forza lavoro del 10%, pari a circa 1.000 dipendenti.
Situazione particolarmente complessa quella di Twitter: in corrispondenza dell'arrivo di Elon Musk, è stato annunciato un piano per tagliare fino a 3.700 posti di lavoro, il 50% dello staff. Lo stesso Musk avrebbe già avvisato i dipendenti di Tesla del blocco delle assunzioni e dei licenziamenti, che potrebbero riguardare il 10% del totale, che scatteranno nel primo trimestre del 2023.
Nonostante si tratti di misure particolarmente drastiche, le aziende hanno spiegato che sono decisioni prese alla luce di condizioni di mercato profondamente differenti rispetto a qualche tempo fa. In questo articolo esamineremo le ragioni macro e micro per cui l'industria tech sta attualmente affrontando licenziamenti di massa.
La crescita dell'industria tech durante la pandemia
Già in forte crescita, il settore delle aziende tech è letteralmente esploso con la pandemia: le persone hanno incrementato lo shopping online, la visione dei film in streaming e, più in generale, hanno trascorso più tempo online. Questo ha innescato un balzo delle entrate delle aziende tech e fatto crescere, di pari passo, anche il personale.
Ad esempio, Amazon ha dovuto assumere molti più dipendenti per soddisfare la promessa di consegne in due giorni. Ma il colosso fondato da Jeff Bezos è cresciuto anche nei servizi web, poiché gran parte delle attività economiche hanno incrementato la loro presenza online e scelto i servizi in cloud.
Le aziende tech hanno beneficiato della crescita delle entrate durante la pandemia, ma hanno anche investito in modo aggressivo: per lo sviluppo del metaverso, Meta ha ingaggiato circa 100 dipendenti da Microsoft con offerte di stipendio in alcuni casi raddoppiate.
In un simile contesto, le tensioni sui mercati finanziari ed il rallentamento della crescita economica a cui abbiamo assistito nel 2022 e che dovrebbe caratterizzare anche il 2023 rappresentano una minaccia per i margini, ed in alcuni casi la sopravvivenza, delle aziende del comparto.
I cambiamenti nei consumi e nell'economia mettono a dura prova le aziende tech
Con la fine della pandemia, le abitudini dei consumatori hanno registrato un netto cambiamento: le persone non sono più state costrette a rimanere in casa e Netflix ha registrato il primo calo degli abbonati in oltre un decennio. Inoltre, se l'impossibilità di uscire nel periodo pandemico aveva dirottato le spese sui prodotti fisici, in particolare tecnologici, con la fine delle restrizioni i consumatori sono tornati a spendere in servizi, come ad esempio la ristorazione o i viaggi.
Inoltre, diverse aziende si sono trovate a fronteggiare problemi specifici che hanno finito per influenzarne le performance economiche. Ad esempio, il cambiamento delle regole di privacy adottate da Apple ha costretto le App a chiedere esplicitamente agli utenti se desiderassero essere tracciati: questa misura ha influenzato una componente chiave del business model di molti social media, che si basa sulla pubblicità digitale. Inoltre, abbiamo assistito all'esplosione di TikTok, che ha rubato utenti alle altre piattaforme social.
Questo mix di fattori ha messo in grande difficoltà le aziende tecnologiche costringendole a licenziamenti di massa.
Licenziamenti di massa nell'industria tech: la situazione attuale
Alcuni analisti sostengono che i licenziamenti potrebbero essere il risultato di una crescita eccessiva durante la pandemia, quando le aziende tech hanno assunto più dipendenti di quanto potessero gestire a lungo termine. Inoltre, la competizione per i dipendenti di talento durante la pandemia ha portato a un aumento dei salari, il che potrebbe aver contribuito a far esplodere i costi delle aziende.
Nonostante i licenziamenti, le aziende tech rimangono una forza importante nell'economia mondiale e continueranno a investire in opportunità di crescita. Tuttavia, è importante che le aziende siano strategiche nelle loro assunzioni e che gestiscano attentamente i costi per garantire la sostenibilità a lungo termine. I licenziamenti di massa nell'industria tech sono un segnale che le aziende stanno cercando di adattarsi ai cambiamenti del mercato e delle abitudini dei consumatori, in modo da poter continuare a competere e a crescere in futuro.
È difficile prevedere quale sarà il futuro dell'industria tech, ma è probabile che vedremo ulteriori adattamenti e cambiamenti nelle prossime settimane e mesi.