I nuovi deludenti dati provenienti sia dall'occupazione americana che dall'indice non manifatturiero a stele e strisce, indeboliscono i principali mercati azionari del Vecchio Continente che si avviano a chiudere la seduta in generale territorio negativo. In questo contesto il Ftse Mib ha chiuso sotto quota 27.000 punti e si prepara al test del primo target ribassista posto sui 26.800 punti e a seguire i 26.741 punti, dove verrebbe chiuso il gap-up lasciato aperto il 30 marzo scorso. L'ventuale violazione di quest'ultimo livello riporterebbe i prezzi a testare quella trendline rialzista partita dai minimi del dicembre del 2022. Al contrario nuovi segnali di forza li avremmo col superamento dei 27.350 punti e primi obiettivi in area 27.550-27.600 punti. Tra i titoli che a Piazza Affari hanno cercato di tenere le posizioni troviamo Leonardo, che sfrutta l'ultimo contratto arrivato nella serata di ieri. Andiamo a vedere di cosa si tratta.
Leonardo: a DRS contratto da 1 milione di dollari
Nella serata di ieri Leonardo ha comunicato che la sua controllata statunitense DRS, che solo qualche giorno fa aveva lanciato un profit warning sull'anno in corso, ha firmato dei nuovi contratti dal valore superiore al milardo di dollari. Nello specifico la società andrà a fornire alla Marina americana, componenti di propulsione integrata per la prossima generazione di sottomarini della classe Columbia.
Grazie a questo nuovo contratto, che corrisponde a quasi il 5% degli ordini annuali del gruppo, Leonardo va a rafforzare la sua posizione oltreoceano che la vede presente con oltre 7.000 dipendenti. A conferma di questo nelle ultime settimane la U.S. Special Operations Command, ha assegnato alla società guidata da Alessandro Profumo un contratto per progettare, modificare ed integrare un pacchetto di aggiornamento dell'avionica sui velivoli C-27J utilizzati dalle Forza Speciali e dalla Guardia Costiera a stelle e strisce. Andiamo ora a vedere come sta rispondendo l'azione dopo queste notizie.
Azioni Leonardo: analisi tecnica e strategie operative
È una seduta in leggero ribasso quella odierna per il titolo Leonardo, con i prezzi che si mantengono sopra la soglia degli 11 euro e sempre vicini ai massimi di periodo posti in area 11,40 euro. Dal punto di vista operativo sarà solo con il superamento di queste aree resistenziali che si avrebbe un rafforzamento della struttura grafica di fondo, con possibili ulteriori apprezzamenti verso i top del 2019 situati sugli 11,80-11,90 euro. Nel caso in cui anche questi ultimi livelli dovessero essere lasciate alle spalle, si avrebbero nuovi allunghi in direzione dei 12,10 euro, oltre i quali aumenterebbero le possibilità di andare a chiudere quel gap ribassista lasciato aperto il 10 novembre 2017 nei pressi dei 13,75 euro. In questo contesto eventuali prese di beneficio verso i 10,30 euro, che rappresentano i minimi di marzo e livello dove transita l'indicatore daily del Supertrend, verrebbero lette come eventuali occasioni di acquisto.
Al contrario la mancata tenuta di 10,30 euro andrebbe ad indebolire l'azione, aprendo le porte a prese di beneficio che potrebbero proseguire verso la soglia dei 10 euro e successivamente spingersi in direzione dei 9,65-9,75 euro. Nel caso in cui si realizzasse questa view, sarebbe fondamentale non perdere tali sostegni per evitare un test sulla soglia dei 9 euro e a seguire in direzione della media mobile a 50 giorni posta nei pressi degli 8,75 euro. Il livello appena citato rappresenterà l'ultimo baluardo per evitare una continuazione delle vendite fin verso gli ex top di novembre 2022 sugli 8,35 euro.
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