I buoni dati arrivati nella serata di ieri da Netflix (+14% nell'after hours) impattano sui futures europei che, impostati al rialzo, anticipano un inizio di giornata all'insegna degli acquisti. In questo contesto, il FTSE Mib, che arriva da quattro sedute consecutive positive, dovrebbe aprire le contrattazioni nei pressi dei 21.650 punti, in attesa dell'importante dato riguardante l'inflazione dell'Eurozona.
Dal punto di vista operativo sarà solo con una conferma delle quotazioni oltre i 21.700 punti che si avrebbe un segnale di forza, con possibili ulteriori allunghi in direzione dei 22.000 punti e a seguire 22.200-22.300 punti. Al ribasso segnali di rinnovata debolezza si avrebbero con discese sotto la soglia dei 21.000 punti. Tra i temi da seguire a Piazza Affari troviamo Iveco, che ha inaugurato una gigafactory a Torino. Andiamo a vedere di cosa si tratta.
IVECO: nasce ePowertrain, nuova gigafactory ad emissioni zero
FPT Industrial, marchio di Iveco specializzato sui sistemi di propulsione, ha inaugurato ePowertrain: un nuovo stabilimento dedicato interamente alla gamma elettrica, dentro cui è stata allestita anche una linea di assemblaggio di batterie per camion e veicoli commerciali. La nuova fabbrica sarà dedicata alla produzione di assali elettrici, motori centrali integrati e pacchi batteria per veicoli commerciali leggeri, minibus e autobus. A pieno regime dovrebbe impiegare circa 200 persone per produrre oltre 20.000 assali elettrici e 20.000 pacchi batteria all'anno.
Lo stabilimento sarà interamente “carbon-neutral” e sarà il primo con queste caratteristiche per Iveco. Al suo interno un giardino da 6.000 mq coltivato con 100 piante resistenti alla siccità, con un’ottima capacità di assorbimento di CO2, e pannelli solari e altre tecnologie fotovoltaiche in grado di produrre energia. Ricordiamo che il gruppo si è posto l'obiettivo di arrivare a zero emissioni nette entro il 2040, con dieci anni di anticipo rispetto alla scadenza dell'Accordo di Parigi sul clima.
Azioni Iveco: analisi tecnica e strategie operative
Se il trend discendente innescatosi all'indomani dello spin-off di CNH ad inizio 2022 è ancora presente sul titolo Iveco, ieri l'azione ha inviato un primo segnale di positività. Il recupero cominciato nell'ultima parte di settembre dai 4,70 euro, ha spinto le quotazioni oltre le resistenze e top dell'ultimo mese in area 5,30 euro. Una conferma dei prezzi sopra queste aree resistenziali farebbe proseguire il recupero in atto verso i massimi di agosto 2022 situati sulla soglia dei 6 euro. Nel caso in cui anche queste resistenze dovessero essere superate, aumenterebbero le possibilità di ulteriori allunghi in direzione dei 6,40 euro e successivamente i 6,60-6,65 euro.
Al contrario il ritorno del titolo sotto i 5,30 euro non solo verrebbe letto negativamente dal mercato, ma aprirebbe nuovamente la strada alla ripresa del trend ribassista in direzione dei 5 euro e a seguire verso i minimi posti sui 4,70 euro. Fondamentale nel caso sarà la tenuta di questi livelli per evitare sia ulteriori vendite che nuovi minimi per l'azione.
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