Warren Buffett torna a far parlare di sè nella consueta lettera annuale che sabato 27 febbraio ha inviato agli azionisti della sua Berkshire Hathaway. Solitamente queste comunicazioni attirano un grande interesse da parte degli investitori, che le vedono come un'opportunità per individuare le tendenze del mercato facendo riferimento al pensiero sugli argomenti generali del miliardario statunitense.
Nell'occasione Buffett ha cercato di pesare attentamente le parole, evitando di scendere troppo in un terreno politico che potrebbe sviare l'investitore. Allo stesso modo ha calibrato il suo discorso quando ha toccato temi come quello della pandemia, la quale ha enormemente condizionato l'andamento del mercato finora.
Ovviamente il focus ha riguardato le azioni comprate dal suo conglomerato, le operazioni in corso, quelle di successo e anche gli errori che sono stati commessi.
Warren Buffett: la liquidità e il buyback azionario
Una delle cose che principalmente saltano all'occhio dalla lettera del 90enne americano è la quantità importante di denaro liquido di cui dispone la sua azienda per gli investimenti, sebbene la quota sia scesa del 5% nel quarto trimestre 2020. Ben 138 miliardi di dollari da indirizzare sul mercato, grazie soprattutto alle partecipazioni nelle attività ferroviarie ed energetiche. Railroad BNSF ad esempio ha registrato un'ultima trimestrale eccellente e ha pagato finora alla Berkshire 41,8 miliardi di dollari in dividendi dal 2010.
Gli azionisti nel frattempo sono stati premiati grazie al riacquisto di azioni proprie da parte dell'azienda. L'anno scorso la società guidata dall'oracolo di Omaha ha acquistato 80.988 titoli propri, che corrispondono a 24,7 miliardi di dollari. Si tratta di un record assoluto, che diventa ancora più significativo se si pensa che dal 2018 c'era stato un notevole allentamento di questo tipo di operazioni. Tutto ciò è valso agli azionisti un extra rendimento del 5,2%. Quest'anno le cose continuano a marciare spedite, dal momento che a metà febbraio già vi è stato un buyback di 4,2 miliardi di dollari.
Warren Buffett: Apple fiore all'occhiello
Attualmente una risorsa preziosissima per il guru della finanza è la partecipazione di 120 miliardi di dollari nell'azionariato di Apple. La presenza di Buffett nel produttore di iPhone risale al 2016, quando impiegò 31,1 miliardi di dollari del suo capitale. Grazie all'aumento di valore delle azioni di Cupertino, l'investimento si colloca nel podio delle operazioni più fruttifere per la Berkshire.
E pensare che il Re del value investiment si era sempre manifestato contrario agli investimenti nelle Big Tech, in quanto dichiarava di non capirne abbastanza. In realtà negli anni ha investito anche in Amazon, Snowflake e Verizon Communications, a testimonianza del fatto che forse è sufficiente sfruttare il trend per ottenere grandi profitti.
Warren Buffett: il suo più grande errore
Lungo il corso del 2020 la Berkshire ha riposizionato il portafoglio spostando azioni per 281 miliardi di dollari. In particolar modo sono stati disinvestiti fondi in assicurazioni e finanziari, riducendo l'esposizione dal 41% al 24%. Allo stesso tempo sono state vendute quote importanti nelle compagnie aeree, le quali hanno pagato il prezzo più salato dalla pandemia.
Il più grande errore commesso da Buffett per sua stessa ammissione però è stato l'acquisto del produttore di apparecchiature per le industrie aerospaziali ed energetiche, Precision Casparts Corp. L'operazione risale a 5 anni fa, con una spesa di 37,2 miliardi di dollari. A giudizio del settimo uomo più ricco del Mondo è stato pagato troppo peccando di eccessivo ottimismo.
La pandemia naturalmente ha reso evidente lo sbaglio perché, con il crollo della domanda dei viaggi, ha messo letteralmente in crisi l'azienda di ricambi, la quale ha dovuto ridurre del 40% la sua forza lavoro nel 2020. La Berkshire Hataway ha subito 11 miliardi di svalutazioni l'anno scorso e gran parte della perdita è da imputare proprio alla partecipazione in Precision Casparts.