Chi ha detto che nel settore dei veicoli elettrici il futuro radioso riguarderà solamente le auto? C'è un altro segmento di mercato che si sta facendo sempre più strada, che fa riferimento ai furgoni elettrici. La tendenza in atto è evidente, molte startup si sono lanciate nel mercato e stanno raccogliendo capitali importanti per sviluppare la loro tecnologia.
La sfida è impegnativa, perché la concorrenza potrebbe essere agguerrita e riuscire a minimizzare i costi per competere nel mercato con progetti all'avanguardia non è impresa da poco. Il ritorno economico potrebbe essere però rilevante e giustificare gli sforzi.
Furgoni elettrici: 4 vantaggi che favoriscono la crescita
I venti favorevoli all'espansione del mercato dei furgoni elettrici sono vari e di diversa natura. In primo luogo vi è la grande ascesa del commercio online, favorito nel periodo pandemico dalle chiusure delle attività. Solo negli USA le vendite al dettaglio effettuate attraverso l'e-commerce sono state nel 2020 il 21% del totale, in crescita di 6 punti percentuali rispetto al 2019. Questo chiaramente agevola la messa in uso dei furgoni per le consegne.
In secondo luogo vi è la corsa a rendere elettrici i veicoli sia per una questione legata all'ambientalismo, sia per una logica economica. I veicoli elettrici tendono infatti ad avere un risparmio di costi di gestione e manutenzione rispetto a quelli a combustione.
In terzo luogo, a differenza delle auto elettriche, i furgoni elettrici non hanno necessità di essere guidati a grandi distanze. In altri termini, i conducenti delle auto potrebbero trovarsi di fronte al problema di ricaricare la batteria se partono in vacanza e devono fare un tragitto lungo. I furgoni viceversa effettuano percorsi prevedibili e possono essere lasciati a caricare nei depositi durante la notte. Questo significa che la spesa delle batterie potrebbe essere più elevata per le auto e quindi questo è in contrasto con il mettere sul mercato un prodotto a prezzi accessibili.
Infine vi è un vantaggio di struttura con cui i software possono essere integrati nei sistemi elettronici per i furgoni. Tutto quanto aiuta ad abbattere i costi che i produttori possono offrire ai proprietari dei veicoli.
Furgoni elettrici: quali società quotate ne beneficiano
Amazon potrebbe essere una delle aziende a trarre maggiore vantaggio dal potenziamento del settore dei furgoni elettrici. La startup Rivian Automotive, di cui il gigante dell'e-commerce ha una partecipazione, ha raccolto la settimana scorsa 2,65 miliardi di dollari per finanziare il progetto dei veicoli elettrici. La società guidata da Jeff Bezos ha già ordinato 100 mila furgoni, il primo dei quali sarà messo in commercio prima della chiusura del 2021.
Un altro colosso di Wall Street che sarebbe pienamente coinvolto nel mercato è General Motors. La casa automobilistica americana sta creando una nuova società, BrightDrop, specializzata nei veicoli elettrici. Quest'ultima potrebbe essere scorporata da General Motors, esattamente come è stato fatto con Cruise nella produzione di auto senza conducente.
Riguardo le startup, si sono messe in luce Canoo e Arrival. La prima è una società americana divenuta pubblica a dicembre e che mira a lanciare la produzione di furgoni elettrici nel 2023. La seconda è un'azienda britannica che mira a quotarsi in Borsa entro la fine del primo trimestre 2021, dopo aver ricevuto un grosso ordine da parte del corriere UPS, nonché importanti finanziamenti da vari investitori. Il primo furgone elettrico targato Arrival sarà messo sul mercato l'anno prossimo. Entrambe le società comunque hanno affermato che riusciranno a offrire un risparmio sui costi rispetto agli equivalenti prodotti a combustione interna.