I deludenti dati trimestrali arrivati nella serata di ieri da Meta Platforms (ex Facebook) dovrebbero, almeno in apertura, interrompere il rally sui principali mercati azionari del Vecchio Continente, attesi in leggero territorio negativo.
In una seduta ricca di dati macroeconomici, ma con il focus tutto rivolto alla riunione della BCE, il FTSE Mib ripartirà dai 27.389 punti. Dopo 6 sedute positive nelle ultime 7, le attese sono per una fase di consolidamento, con le quotazioni che potrebbero rifiatare anche fino ai 27.000 punti prima di una ripresa degli acquisti.
Tra i titoli che oggi saranno monitorati a Piazza Affari troviamo Intesa Sanpaolo chiamata alla prova dei conti del 2021 (clicca qui per vedere il calendario finanziario). Le attese sono ancora di numeri record per la banca milanese seguendo la scia di quello che è successo nell'ultimo trimestre.
Nello specifico, i primi 9 mesi del 2021 sono stati archiviati con un utile di 4 miliardi di euro raggiungendo in anticipo il target di redditività previsto per il 2021. Inoltre il terzo trimestre dell'anno si è chiuso con un utile netto di 983 milioni di euro, superiore ai 798 milioni di euro previsti dal consensus degli analisti. Nel periodo gennaio-settembre, i proventi operativi erano saliti del 15,4% a 15,9 miliardi, con interessi netti a 6 miliardi (+7,2%) e commissioni nette a 7,1 miliardi (+23,6%).
Azioni Intesa Sanpaolo: analisi tecnica e strategie operative
L'impostazione di fondo delle azioni Intesa Sanpaolo è al rialzo, con una struttura grafica che si è ulteriormente rafforzata nelle ultime sedute grazie alla rottura delle forti resistenze poste nei pressi dei 2,58 euro.
Con una volatilità che dovrebbe alzarsi in scia all'uscita dei dati di domani, eventuali correzioni in direzione delle ex resistenze non cambierebbero la view rialzista, ma potrebbero invece rappresentare delle occasioni di acquisto con target posti sui 2,75 euro. Nel caso in cui questi livelli dovessero essere superati, il titolo potrebbe accelerare ulteriormente in direzione dei 2,85 euro.
Al contrario, segnali di debolezza arriverebbero con discese sotto i primi importanti supporti situti in area 2,45 euro, aprendo la porta ad una fase correttiva che avrebbe un primo target sui 2,35 euro e a seguire 2,30 euro.