I cali ripetuti degli indici azionari in questo 2022 hanno fatto schizzare il VIX CBOE a livelli che non si vedevano da un pò di tempo. Attualmente l'indice della paura staziona intorno a 30, ma nei giorni scorsi era arrivato in prossimità di 40, allorché era imminente la riunione della Federal Reserve e gli investitori si aspettavano indicazione sull'avvio del ciclo di rialzo dei tassi. Per trovare certi numeri è necessario risalire al 2020, quando ci si trovava in piena pandemia e la tensione sui mercati finanziari era alle stelle.
Wall Street: la volatilità alta ha i giorni contati?
Gli investitori professionisti prestano molta attenzione all'andamento del VIX, perché questo dà sempre una misura di quanto i nervi degli operatori siano scossi e quanto qualsiasi segnale di natura macroeconomica o che si riferisce a questioni interne alle aziende possa generare movimenti repentini e importanti delle quotazioni azionarie.
A questo riguardo è lecito porsi una domanda, ovvero cosa bisognerà attendersi guardando il comportamento del VIX? Ci sono 2 indicatori che potrebbero essere rassicuranti per i tori di Wall Street, nel senso che suggeriscono un calo della volatilità nei prossimi giorni.
Il primo fa riferimento alla dinamica storica dell'indice di volatilità. Negli ultimi 20 anni il CBOE Volatility Index è salito solo 10 volte per così tante sessioni borsistiche (in tutto 9). L'ultima serie di aumenti è andata dal 18 al 26 gennaio, data in cui la Fed ha tenuto il suo ultimo meeting.
Ebbene, di solito la volatilità scende e il guadagno dei rialzisti si aggira intorno al 19% nell'arco di 20 giorni. Già dopo la riunione della Banca Centrale americana il VIX è diminuito dal massimo intraday di 33 del 26 gennaio.
Il secondo indicatore concerne il rapporto tra opzioni put e call, che mercoledì scorso è arrivato al livello più alto da ottobre e, secondo Chris Murphy, strategist dei derivati presso Susquehanna International Group, potrebbe aver raggiunto il picco. Per 13 volte su 16 in cui si è determinato il picco, l'indice S&P 500 è cresciuto un mese dopo, con un guadagno medio del 4,2%.
Quindi bisogna tornare a comprare una volta che si è metabolizzata la bufera Fed, contando sul fatto che la volatilità ha raggiunto il picco e si appresta a scendere? Michael Purves, Amministratore Delegato di Tallbacken Capital Advisors LLC, ha dichiarato che il mercato potrebbe continuare a perdere quota, ma allo stesso tempo lo farà anche la volatilità, segnale eloquente che quest'ultima si sta esaurendo. E con essa forse anche la paura degli investitori.