- Le misure delle banche centrali spingono le Borse, ma i dati del primo trimestre preoccupano;
- Carl Ichan non crede nelle Borse e si posiziona short sull'immobiliare;
- Grande operazione finanziaria sul petrolio durante la discesa in territorio negativo.
I mercati azionari americani sono riusciti a contenere la discesa della scorsa ottava al di sotto del 2% negli indici di Borsa principali di Wall Street, grazie allo sprint di Apple che nella seduta di venerdì con un +2,9% ha trascinato gli altri titoli dei listini azionari USA. Stando alle quotazioni attuali, da quando è scoppiata la pandemia, dai massimi storici il calo dell'S&P 500 è stato di meno del 20%. Un crollo contenuto se si pensa alla portata rilevante che lo tsunami del Covid-19 ha generato in tutti i settori dell'economia. Il fiume di dollari senza precedenti stampati dalla Federal Reserve e i provvedimenti fiscali presi da Congresso USA hanno messo una pezza di fronte ai 22 milioni di disoccupati e al calo degli utili aziendali del 25% in questo primo trimestre. Dai primi dati pubblicati nelle trimestrali solo il 65% delle 122 società analizzate è riuscito a battere il consensus, a fronte di una media del 75% degli ultimi 10 anni. Oggi i Future su Wall Street viaggiano in territorio positivo, sospinti anche dal buon inizio della settimana delle Borse europee e di quelle asiatiche in scia alle misure di stimolo della BoJ. Il governatore Kuroda ha rimosso i limiti della banca centrale giapponese all'acquisto di bond governativi ed ha aumentato quello delle obbligazioni private e dei crediti commerciali. Ciò si aggiunge al piano di stimolo da 1.000 miliardi del Governo nipponico di inizio aprile. Una misura che potrebbe essere seguita a ruota sia dalla FED che dalla BCE nel corso di questa settimana, contribuendo a un sentiment migliore nei mercati azionari.
Carl Ichan: le azioni sono sopravvalutate
In questo quadro non del tutto negativo dell'andamento delle Borse non sembra trovarsi il guru della finanza, Carl Icahn, che è anche uno dei maggiori investitori di Wall Street. In un'intervista il miliardario statunitense 84enne ha dichiarato che i titoli azionari sono ampiamente sopravvalutati. Ad oggi quotano 17 volte le stime degli utili del 2021 ed è una cosa insostenibile se si pensa all'incertezza del futuro, cioè all'evoluzione della pandemia e ai danni reali che essa apporterà nel tessuto economico e sociale. Ricordiamo che ad oggi i contagi per Coronavirus negli USA sono arrivati a quasi 966 mila con quasi 55 mila decessi. Quindi Icahn prevede che un'altra ondata di vendite si abbatterà su Wall Street nel giro di poco tempo, perché l'economia reale fa il suo corso e, stando alle parole del guru, non può essere azionata e disattivata come se fosse un rubinetto. Inoltre, da quando la FED è scesa in campo i corsi azionari hanno fatto un rimbalzo poderoso del 30% dai minimi di marzo, quindi ci potrebbe essere parecchio spazio per un sell off importante. Però, aggiunge Ichan, come in ogni grande discesa ci stanno delle opportunità da cogliere, basta riuscire a individuare il timing giusto per sfruttare il momento in cui entrare a mercato.
Le operazioni di mercato di Carl Ichan
Ma in cosa realmente sta investendo Ichan? Il grande shorting dello squalo di Wall Street riguarda il mercato immobiliare commerciale. Da diverso tempo sostiene che il settore si trova in una posizione simile a quella del 2008, quando esplose per via dei mutui subprime.Ecco perché dalla metà dello scorso anno Icahn si è posizionato short sul CMBX6, l'indice di titoli che sono garantiti da ipoteche immobiliari. A quanto pare il trade sta rendendo molto (-40% dell'indice) perché molti finanziamenti sono indirizzati ai negozi dei centri commerciali che, per via del lockdown, sono stati costretti a delle misure straordinarie. E' stato il caso ad esempio dei grandi rivenditori come Neiman Marcus e JC Penney che hanno avanzato l'ipotese di accedere alle protezioni offerte dalla normativa sulla bancarotta.
In questo periodo, il raider di Borsa, non poteva non sfruttare il tracollo del prezzo del petrolio. Attualmente Ichan ha delle quote di partecipazione in CVR Energy, che opera nel settore della raffineria. Tali quote rappresentano circa il 10% del portafoglio complessivo del 31° uomo più ricco del pianeta. Quando lunedì 21 aprile i Future di maggio sul greggio sono finiti drammaticamente in territorio negativo a -37 dollari al barile, Icahn ne ha subito approfittato acquistando in grande quantità la commodity quando tutto il mondo stava vendendo a mani basse. Da lì, grazie al rimbalzo, nei giorni successivi è riuscito ad incamerare un profit del 50%. L'intuizione è stata quella di cogliere l'occasione in virtù del fatto che la CVR Energy necessita costantemente di petrolio per alimentare le raffinerie di cui è proprietaria e quindi si è avvalso della società di stoccaggio Sugar Land per ampliare gli spazi dove mettere il greggio, piazzando un ordine di 2 milioni di barili.
Al di là di tutto la filosofia di Ichan è quella di mantenere sempre alta la quota di liquidità. Denaro contante che può essere utilizzato in qualsiasi momento, soprattutto nei periodi di tempesta, sia per mantenere un equilibrio di portafoglio che per sfruttare le opportunità che offre sempre una crisi. Così come sempre presenti sono le quote azionarie in diversi big americani come Apple, che rappresenta il 20% del portafoglio di investimento, e Ebay, nella misura dell'8%.