Il giorno delle scadenze tecniche è una seduta volatile sui principali mercati azionari del Vecchio Continente, che si avviano a terminare le contrattazioni in ordine sparso. Con il focus che rimane sempre rivolto alle prossime mosse delle varie Banche centrali, il FTSE Mib cerca di confermarsi oltre la soglia dei 22.000 punti. Nel breve importante sarà la tenuta di questi livelli per proseguire il rimbalzo odierno verso i 22.250-22.300 punti e a seguire 22.500-22.600 punti. Tra i titoli che a Milano sono oggetto di acquisti troviamo Fincantieri, in scia alla nuova commessa comunicata prima dell'apertura dei mercati. Andiamo a vedere di cosa si tratta.
Fincantieri: nuova fregata per la marina USA
Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha annunciato di avvelersi dell'opzione che assegna a Marinette Marine, controllata americana di Fincantieri, la costruzione per 536 milioni di dollari della terza fregata lanciamissili che fa parte del programma Constellation. Questo è stato assegnato fin dal 2020 a Marinette Marine, il cui contratto prevedeva una prima fregata con l'opzione di ulteriori 9 navi per un valore complessivo di quasi 5,5 miliardi di dollari.
Nell'ambito del programma la US Navy prevede anche la costruzione di ulteriori 10 unita arrivando in questo modo a 20. Ricordiamo che in questa gara la società italiana è riuscita ad imporsi sui vari competitors grazie ad un progetto giudicato come il più innovativo e avanzato sotto il profilo tecnologico. Andiamo ora a vedere l'impostazione grafica del titolo.
Azioni Fincantieri: analisi tecnica e strategie operative
Il rimbalzo a cui abbiamo assistito durante questa settimana sul titolo Fincantieri, partito dai forti sostegni in area 0,5 euro, non ha mutato il trend in essere che rimane impostato al ribasso. Nel breve termine eventuali allunghi che non riportassero l'azione oltre le prime resistenze situate sulla soglia degli 0,6 euro, verrebbero viste come nuove occasioni per chiudere le posizioni long o al contrario per valutare strategie di matrice short.
In questo caso il primo target ribassista sarebbe situato sugli 0,5 euro, che in caso di rottura potrebbe spingere i prezzi verso i minimi di febbraio 2022 in area 0,45 euro. Al contrario, un segnale di forza si avrebbe solo oltre gli 0,6 euro, con allunghi in direzione degli 0,635 euro e successivamente 0,65 euro. Nel caso in cui anche quest'ultime resistenze dovessero essere lasciate alle spalle che il titolo aprirebbe le porte per target più ambiziosi.
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