Ferrari oggi ha annunciato i risultati preliminari consolidati relativi al terzo trimestre e ai nove mesi al 30 settembre 2022 riportando ottime performance e l'incremento della guidance. Grazie al successo dei sette modelli con motore a combustione interna e dei tre a motore ibrido, che hanno rappresentato rispettivamente l’81% e il 19% delle consegne totali, la casa di Maranello ha visto balzare i ricavi e l'utile netto.
“Gli ottimi risultati finanziari che presentiamo oggi sono un'ulteriore prova della solidità del nostro business. La nostra strategia a lungo termine continua a guidare la redditività, aumentando la nostra resilienza in uno scenario macroeconomico che presenta nuove sfide su scala globale", ha dichiarato l'Amministratore Delegato Benedetto Vigna, che ha aggiunto: "oggi continuiamo a gestire un portafoglio ordini straordinario: tutta la nostra gamma è sold out ad eccezione di pochi modelli".
Il CEO si è anche soffermato sull'aspetto ecologico, affermando che il percorso verso la carbon neutrality al 2030 continuerà con l'aggiunta di nuovi pannelli fotovoltaci, la riduzione del consumo di alluminio e il recupero della dispersione di calore. "La sostenibilità è per noi fondamentale e la affrontiamo attraverso un approccio scientifico e olistico lungo l'intera catena del valore", ha riferito. Dopo il giro di boa, le azioni Ferrari a Piazza Affari quotano in rosso di oltre il 2%.
Ferrari: tutti i numeri della trimestrale
Nel trimestre che va da luglio a settembre, Ferrari ha realizzato un fatturato netto di 1,25 miliardi di euro, in crescita del 18,7% rispetto allo stesso periodo del 2021. Questo dato è frutto di un +19,6%, a 1,057 miliardi, dei ricavi da automobili e parti di ricambio; dal -25,3% a 41 milioni dei ricavi dei motori; dall'incremento del 30% a 123 milioni delle entrate derivanti da sponsorizzazioni, proventi commerciali e relative al marchio; dall'aumento del 45% a 29 milioni dei ricavi derivanti da altri fattori. Con riferimento al dollaro USA e allo yuan cinese, l'effetto cambio ha avuto un impatto complessivo positivo di circa 59 milioni di euro. Per quel che riguarda i primi nove mesi dell'anno, i ricavi complessivi sono cresciuti del 20% a 3,727 miliardi.
L'EBITDA nel terzo trimestre si è attestato a 435 milioni, +17,1% sui 12 mesi, mentre l'utile netto è salito del 10% a 228 milioni (l'utile per azione è passato da 1,11 a 1,23 euro). Migliora anche la generazione di free cash flow, a 219 milioni grazie al forte EBITDA e all'incasso degli anticipi sulla Daytona SP3, mentre le spese in conto capitale sono ammontate a 198 milioni.
Buone notizie anche sul fronte dell'indebitamento industriale netto, passato da 387 milioni di euro alla fine di giugno a 256 milioni al 30 settembre. La liquidità complessiva alla fine del terzo trimestre ammonta a 2,034 miliardi, in aumento in confronto agli 1,875 miliardi del 30 giugno 2022.
Il programma di buyback
Nell’ambito della prima tranche del nuovo programma pluriennale di acquisto di azioni proprie ordinarie annunciato il 30 giugno 2022, dal 1° al 25 ottobre 2022 Ferrari ha riacquistato 215.258 azioni ordinarie per un controvalore complessivo di 41 milioni di euro. Al 25 ottobre 2022 le azioni proprie ordinarie complessivamente detenute dalla società erano pari a 11.721.944. Alla stessa data, l'azienda deteneva il 4,56% del capitale sociale totale emesso, includendo le azioni ordinarie e quelle a voto speciale, al netto delle azioni nell’ambito del piano di incentivazione.
Ferrari: la guidance
In virtù di questi risultati, Ferrari ha alzato la guidance per l'intero 2022. I ricavi netti sono ora visti a 5 miliardi di euro, rispetto ai 4,9 miliardi della precedente view. L'EBITDA adjusted è stimato a "oltre 1,73 miliardi", mentre in precedenza era visto nel range 1,70-1,73 miliardi, e l'utile diluito adjusted per azione dovrebbe attestarsi a 5 euro, rispetto all'intervallo precedente di 4,8-4,9 euro.