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Facebook batte le stime degli analisti ma perde il 6% in borsa;
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Il quarto trimestre 2019 segna la crescita piu' debole da quando l'azienda è quotata in borsa;
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I costi aumentano del 51% rispetto al 2018;
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Il titolo in borsa dal 31.12.2018 al 30.01.2019 segna un progresso del 60%.
La finanza ha meccanismi e regole che spesso sembrano incomprensibili a prima vista.
Il caso di Facebook può’ esserne l’emblema: la società di Zuckerberg ha infatti battuto le stime degli analisti nell’ultimo trimestre 2019, ma nonostante ciò’ ha chiuso le contrattazioni lasciando sul terreno il 6.14%.
Nel trimestre appena concluso Facebook ha riportato profitti in aumento del 7% a 7.35 miliardi, concludendo l’anno con ricavi che salgono al 27%. La pubblicità (core business della società) ha segnato un rialzo del 25% attestandosi a 20.7 milioni contro i 20.5 previsti dagli analisti. Anche gli utenti attivi sono aumentati: quelli mensili sono arrivati a quota 2,5 miliardi, mentre quelli quotidiani sono aumentati del 9% arrivando a 1,66 miliardi.
Quindi dove sono i problemi?
Facebook essendo quotata sul Nasdaq deve crescere e crescere tanto ed il quarto trimestre con crescita inferiore al 30% è visto come negativo dagli investitori. Sembra fantascienza ma è la realtà delle growth stories!! Inoltre è stato il trimestre con la crescita inferiore da quando la società si è quotata in borsa.
Le spese sono aumentante del 51% rispetto al 2018 toccando quota 46.7 miliardi di dollari e comprimendo i margini operativi del 4% (dal 46% del 2018 al 42% del 2019). Il 26% dell’aumento dei costi è da attribuire all’assunzione di oltre un migliaio di ingegneri che opereranno solamente sul tema della privacy al fine di assicurare una migliore protezione dei dati degli utenti.
L’anno scorso è stato caratterizzato anche dai 5 miliardi di multa per lo scandalo di Cambrige Analytics (luglio 2019), e dal lancio di Libra la cripto-valuta che ha creato problemi con le autorità di vigilanza.
Outlook per il nuovo anno:
Il fondatore Mark Zuckerberg ha sottolineato che continuerà le “scommesse tecnologiche del gruppo” aggiungendo che il suo obbiettivo per il decennio appena iniziato sarà “di essere compreso e non amato”.
Ha insistito sul valore della pubblicità mirata e la volontà di mantenere le funzioni gratuite di Facebook, inoltre vuole continuare nella politica di aggregazione, criticata dall’antitrust, che ha portato sotto lo stesso gruppo alcuni tra i maggiori “fenomeni social” della nostra epoca: come il trittico “Facebook, Whatsapp, Instagram”. Ha inoltre provocatoriamente annunciato che sarà un anno interessante poichè le elezioni americane sono alle porte, alludendo a quanto successo nelle precedenti del 2016.
Performance in borsa:
E’ tuttavia da notare che nonostante le oscillazioni, il titolo Facebook dal 31.12.2018 (quotazione 131.09) al 30.01.2020 (quotazione 209.53) ha guadagnato circa il 60%.