Molto spesso si sente parlare in Borsa dell'acronimo FAAMG come rappresentazione sintetica dei titoli tecnologici. Vediamo come è nato questo termine, perché è importante e che cosa lo distingue dagli altri due simili FANG e FAANG che vengono ugualmente utilizzati.
FAAMG: cos'è e perché è nato
FAAMG è l'acronimo che comprende le società tecnologiche più capitalizzate e con le migliori performance sui mercati azionari. Le big tech rappresentate sono Facebook, Amazon, Apple, Microsoft e Google. L'indice è stato creato dalla banca d'affari americana Goldman Sachs che ha preso a riferimento le large cap quotate a Wall Street.
Le large cap hanno una capitalizzazione superiore a 10 miliardi di dollari, mentre le 5 società in parola superano abbondantemente il bilione di dollari. Nello specifico, Facebook ha un valore di mercato di 1.050 miliardi di dollari, Amazon di 1.840 miliardi, Apple di 2.480 miliardi, Microsoft di 2.180 miliardi e Google di 1.850 miliardi. Si tratta quindi di colossi che messi insieme raggiungono i quasi 10.000 miliardi di capitalizzazione.
È importante notare che le aziende sono diverse tra di loro, sebbene siano tutte ad alto contenuto tecnologico. Facebook è il colosso social, Amazon è il gigante dell'e commerce, Apple è il leader indiscusso dell'i-Phone, Microsoft è il padre dell'informatica, mentre Google è il più grande motore di ricerca del mondo.
Tutti quanti possono considerarsi anche blue chips, essendo che esistono da molto tempo, offrono prodotti e marche molto conosciuti e sono degli operatori leader nei mercati dei rispettivi settori. L'unica eccezione è data da Facebook che è un'azienda relativamente nuova e molti analisti non la considerano ancora blue chip.
FAAMG: perché è importante
Il termine FAAMG ha un significato molto importante per l'investitore, in quanto è considerato un punto di riferimento nelle scelte d'investimento, soprattutto riguardo i settori ad alto contenuto tecnologico. Inoltre, dà un'indicazione di quello che può essere il sentiment di mercato in un certo momento storico.
Le aziende che lo rappresentano infatti fanno oltre il 20% della capitalizzazione di tutto l'indice S&P 500 e hanno contribuito in gran parte alle performance dell'indice negli ultimi anni. La capacità di influenzare le quotazioni delle altre azioni tecnologiche è quindi molto ampia, in una direzione o nell'altra.
Essendo titoli tecnologici, le FAAMG tendono a reinvestire gli utili conseguiti puntando sulla crescita, ma Apple e Microsoft distribuiscono anche dividendi, cosa rara a trovarsi nel settore. Cupertino infatti paga 88 centesimi di dollaro per azione, mente la società fondata da Bill Gates (link) 2,24 dollari per azione.
FAAMG: differenza con FANG e FAANG
Nella finanza vengono utilizzate altre due sigle simili: FANG e FAANG. Entrambe si riferiscono sempre al comparto tecnologico, con qualche piccola differenza. FANG è un termine che è stato coniato per la prima volta da Jim Cramer nel 2013, durante un programma televisivo della CNBC e comprende Facebook, Amazon, Netflix e Google.
Da allora è diventato di uso comune. Si è aggiunta successivamente anche Apple e l'acronimo è diventato FAANG. La differenza con FAAMG sta nel fatto che quest'ultimo comprende aziende ad alta tecnologia ma che sono le più capitalizzate di Wall Street, per questa ragione la società di video on-demand Netflix non può far parte del gruppo, avendo un valore di mercato di appena 228 miliardi di dollari.
FAAMG: come investire
Per investire nei FAAMG è possibile sia farlo singolarmente acquistando le azioni e costruendosi un portafoglio diversificato delle aziende tecnologiche più capitalizzate, oppure comprare uno dei diversi ETF che vi sono sul mercato e che ricalcano le performance dei titoli messi insieme.
Acquistare un ETF permette sia un esborso inferiore in termini di capitale, essendo che la valutazione dei singoli titoli a volte è molto alta, vedi Amazon, sia un risparmio in termini di commissioni, dal momento che se ne paga una e non 5.
Un'ulteriore alternativa che consente una diversificazione ancora maggiore consiste nell'acquistare l'indice S&P 500, che viene in buona parte influenzato dal rendimento dei FAAMG, visto che questi rappresentano oltre il 20% della capitalizzazione totale del listino.