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Exor ha venduto PartnerRe ai francesi
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Si tratta dell’ultima operazione in ordine di tempo di Exor
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Gli analisti sono ottimisti: buy e aumenti dei target price
In un’Italia travolta dal ciclone coronavirus le cronache finanziarie sono finalmente occupate da una notizia differente.
Exor ha venduto PartnerRe
Exor, holding della famiglia Elkann-Agnelli, ha venduto l'americana PartnerRe, compagnia di riassicurazioni, ai francesi di Covéa, per 9 miliardi di dollari, circa 8 miliardi di euro. Un’operazione che si somma a quanto già fatto in campo editoriale con l’acquisto di Gedi dai Di Benedetti e con la proposta di fusione (ormai certa) tra Fca e Groupe Psa. In quest’ultimo caso, inoltre, si assisterà alla nascita del quarto gruppo automobilistico a livello mondiale. Un vantaggio anche per Exor stessa visto che a breve potrà incassare il dividendo previsto per la fusione con Psa.
I vantaggi
Per quanto riguarda i francesi, invece, potranno rafforzarsi ulteriormente in un settore che diventa sempre più competitivo. Stando a quanto dichiarato dai vertici francesi, infatti, la stragrande maggioranza del business arrivava proprio dall’interno della nazione. Quello a cui aspiravano i dirigenti, invece, era una forte internalizzazione proprio nel ramo delle riassicurazioni, arrivata appunto con PartnerRe. Guardando alle altre compagnie, infatti, già Axa e Aig hanno provveduto a fare altrettante acquisizioni.
Gli altri colpi di Exor
Attualmente l’accordo con i francesi di Covéa si limita ad una lettera di intenti, ma l’intesa vera e propria seguirà a breve. I più informati parlano di una chiusura entro la fine del 2020
Un colpo non indifferente per un gigante della finanza come Exor che include nel suo portafoglio anche Fca, Ferrari, Cnh Industrial e Juventus Football Club. Infatti, numeri alla mano, PartnerRe, 4 anni fa, costò a Exor qualcosa come 6,7 miliardi di dollari, oltre ai circa 650 milioni di euro di dividendi staccati per gli azionisti. In pratica una plusvalenza che arriva al 40% in tutto. Ma quello che è da evidenziare maggiormente sono i 7 miliardi di cassa netta che tutti questi passi strategici potrebbero portare nelle casse della holding della famiglia Agnelli. E che potrebbero essere spesi anche per eventuali dividendi straordinari.
La view degli analisti
In tutto questo l’operazione piace non poco agli analisti che rivedono al rialzo rating e target price. Un primo esempio arriva da Kepler Cheuvreux che conferma il buy aumentando da 73 a 79 euro il target price. Ottimisti anche gli esperti di Equita: buy con aumento del target da 75,50 a 80,00 euro.