Il 2023 si prospetta essere un anno molto impegnativo per Stati Uniti ed Europa. Gran parte degli economisti avverte una recessione in arrivo nelle due Regioni, ma l'economia del Vecchio Continente pagherà il prezzo più salato a causa della crisi energetica. Questa determinerà una permanenza dell'inflazione probabilmente per un tempo più lungo.
Negli USA il carovita ha colpito duro quest'anno, ma in realtà è derivato da una serie di cose e non principalmente dall'aumento dei prezzi del gas. Grazie alla sua autosufficienza energetica, la principale potenza mondiale, al contrario dell'Europa, non ha sofferto per gli approvvigionamenti. "Le bollette energetiche rimarranno alte per qualche tempo", ha detto George Moran, economista di Nomura a Londra. "Non solo questo sarà deprimente per i consumi perché i consumatori hanno meno reddito disponibile, ma dal punto di vista commerciale, i costi di input sono aumentati in modo massiccio", ha aggiunto.
La recessione in Europa quindi potrebbe essere profonda e duratura, sulla base anche delle previsioni della
Banca Centrale Europea e del
Fondo Monetario Internazionale.
Tuttavia, Moran lascia qualche fiammella di speranza. Ad esempio la crescita potrebbe non essere colpita dall'aumento delle bollette se l'inverno dovesse rivelarsi più mite e lo stoccaggio mantenersi adeguato. Inoltre, a suo giudizio, le bollette potrebbero non incidere troppo sui bilanci delle famiglie se queste utilizzassero i risparmi in eccesso accumulati durante la pandemia per coprire gli aumenti. Un altro aspetto positivo potrebbe venire dal fatto che in Europa i tassi di interesse con ogni probabilità non aumenteranno così tanto come negli Stati Uniti.
Europa: ecco su chi puntare nel 2023
In un simile contesto, riuscire a trovare opportunità di investimento nei vari settori industriali europei non sarà facile. Gli economisti di JP Morgan ritengono che le aree che potrebbero emergere da un ambiente di alta inflazione ed elevati tassi d'interesse potrebbero riguardare l'assistenza sanitaria, i servizi pubblici e le banche.
Nell'ambito della sanità, la banca d'affari americana cita il gigante farmaceutico tedesco
Bayer che, nel 2022, è stato uno dei più performanti del
DAX. Per i servizi pubblici, un posto di rilievo nel portafoglio potrebbe essere occupato da
Deutsche Telekom, che ha avuto ottimi ritorni alla Borsa di Francoforte nel 2022, e il colosso aerospaziale francese
Thales, che si è rivelato il miglior performer del
CAC40. Quanto alle banche, da puntare gli istituti di credito spagnoli
Banco Sabadell e
CaixaBank. JP Morgan reputa che tra i settori maggiormente da evitare ci sono invece le società maggiormente esposte alla spesa dei consumatori.