Nel giorno in cui anche i prezzi alla produzione statunitense sono risultati sotto le attese degli analisti, aumentando di conseguenza le possibilità di una Federal Reserve vicino al pivot dei tassi di interesse, i principali mercati azionari europei si avviano a chiudere la seduta vicini ai livelli del closed di ieri. In questo contesto il Ftse Mib manca al momento il superamento dei 27.700-27.750 punti, sopra i quali sono possibili ulteriori allunghi in direzione dei 28.000 punti e a seguire verso i massimi degli ultimi 13 anni posti nei pressi dei 28.200 punti. Al contrario i primi supporti da non perdere sono situati sui 26.750 punti, per evitare una nuova fase correttiva che avrebbe un primo obiettivo situato in area 26.500 punti. Tra i titoli che a Piazza Affari stanno segnando una performance decisamente negativa troviamo Enel, nel giorno in cui viene svelato il nome di chi andrà a sostituire l'attuale amministatore delegato Francesco Starace. Andiamo a vedere di chi tratta.
Enel: alla guida dell'azienda arriva Cattaneo
Nel giorno in cui a sorpresa il Governo Meloni propone alla guida di Enel, di cui possiede il 24% del capitale, Flavio Cattaneo come ammnistratore delegato e Paolo Scaroni come presidente dell'azienda, il mercato reagisce negativamente spingendo in deciso ribasso il titolo a Piazza Affari. Quali possono essere i motivi per cui gli investitori stanno vendendo l'azione? Se molto probabilmente i due manager continueranno a portare avanti l'ambizioso piano di riduzione del debito, attraverso la vendite di quegli asset non più strategici, i dubbi sono legati ad un possibile cambio di strategia per quanto riguarda i settori a cui l'azienda potrebbe guardare nei prossimi anni. Infatti se l'obiettivo da parte del governo Meloni pare essere quello di trasformare il Paese in un hub del gas, per alcuni analisti Enel potrebbe concentrarsi su ques'ultimo settore, mettendo in un angolo tutti quegli obiettivi legati al settore delle rinnovabili che l'avevano resa attraente nell'ultimo periodo agli occhi degli investitori.
Secondo altri analisti invece la nomina di Flavio Cattaneo risulterebbe la meno adatta in termini di background del settore. In questo contesto un punto interrogativo da parte del mercato riguarderebbe l'approccio che il nuovo manager potrebbe avere per quanto riguarda gli investimenti legati alla transizione energertica, non solo nel nostro Paese ma anche negli altri mercati internazionali. Andiamo ora a vedere cosa ci può suggerire il grafico dopo le vendite di queste ore.
Azioni Enel: analisi tecnica e strategie operative
Con volumi doppi rispetto alla media giornaliera mensile, quella odierna è una giornata in deciso ribasso per il titolo Enel con i prezzi che non solo si allontanano dalla soglia dei 6 euro ma si avvicinano ai primi importanti supporti situati sui 5,60-5,65 euro. Nel breve periodo fondamentale sarà la tenuta di questi sostegni, dove troviamo non solo l'indicatore daily del Supertrend ma anche la trendline che parte dai minimi di marzo, per riprendere la strada degli acquisti con un primo obiettivo situato sui 5,80 euro. L'eventuale ritorno sopra questi livelli aprirebbe nuovamente le porte per i corsi di un nuovo allungo fin verso la soglia psicologica dei 6 euro. Dal punto di vista operativo, lasciandosi alle spalle queste resistenze, si avrebbe una ripresa di quel trend ascendente innescatosi nell'ottobre scorso dai 4 euro con prossimi target posti sui massimi degli ultimi 12 mesi in area 6,40 euro.
Al contrario una discesa del titolo sotto i 5,5 euro, dove troviamo anche la trendline rialzista di breve, aprirebbe le porte ad una fase caratterizzata da prese di beneficio che avrebbero un primo obiettivo situato sui 5,30 euro e successivamente i 5,15 euro, che rappresentano i minimi degli ultimi mesi. Nel caso in cui questi sostegni dovessero essere violati al ribasso, si avrebbe una ripresa di quella fase discendente partita nel mese di gennaio, la quale aprirebbe le porte ad ulteriori vendite in direzione dei 5 euro. Fondamentale sarà non perdere quest'ultimi livelli, per evitare nuovi ribassi in direzione dei 4,85-4,80 euro.
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