EDF, utility controllata dallo Stato francese, è crollata in Borsa dopo che la Francia ha ordinato alla società di vendere più energia nucleare a basso costo ai rivali minori, per limitare l'aumento dei prezzi dell'elettricità nel Paese.
Il presidente Emmanuel Macron, in vista delle elezioni di primavera, vuole la costruzione di nuovi reattori in Francia per aiutare il Paese a ridurre la sua dipendenza dalle forniture energetiche straniere, raggiungere gli obiettivi di riscaldamento globale e mantenere un controllo sui prezzi dell'energia.
Azioni EDF crollano: profit warning e ritiro guidance sugli utili del 2022
Il titolo EDF è crollato del 23,7% in apertura di contrattazioni a 8,25 euro, raggiungendo il punto più basso da settembre 2020 in quello che potrebbe diventare il peggior giorno di negoziazione nella storia della società.
La società, che è la maggiore azienda produttrice e distributrice di energia in Francia, ha stimato che questa manovra potrebbe costare fino a 8,4 miliardi di euro. EDF ha anche revocato la propria guidance per gli utili e ha ridotto le attese per la produzione di energia nucleare, dopo aver esteso la sospensione di un quinto reattore nucleare a causa di problemi tecnici.
Azioni EDF: il parere degli analisti e banche d’affari
Entrambi i fattori combinati potrebbero portare l'utile operativo Ebitda della società a essere colpito da ben 13 miliardi di euro, secondo gli analisti della banca di investimento Jefferies. Gli esperti hanno inoltre evidenziato che il colpo effettivo per l’azienda sarebbe stato più vicino a 5-10 miliardi di euro, a seconda dei futuri prezzi dell'energia.
Gli analisti di JP Morgan hanno affermato che EDF potrebbe dover raccogliere capitale per rimediare all'impatto sugli utili. "Riteniamo che un aumento del capitale è quindi probabile a questo punto, per rimediare al materiale calo dell'Ebitda che il gruppo vedrà nel 2022", si legge in una nota della banca d’affari USA.