e-Sports: cosa sono, quali trend e su quali azioni puntare | Investire.biz

e-Sports: cosa sono, quali trend e su quali azioni puntare

27 dic 2020 - 15:00

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Un settore non ancora regolamentato che coinvolge più di 400 milioni di persone con un giro d’affari proiettato oltre il miliardo di dollari. Vediamo di cosa si tratta

Che cosa sono gli e-Sports e perché come investitore dovrebbe interessarti? Per e-Sports si intende una forma di videogioco competitivo con più giocatori che combattono l’uno contro l’altro solitamente in squadre. Spesso queste gare o competizioni sono trasmesse in streaming e sono seguite da un numero considerevole di fan o semplici curiosi. Si sta parlando quindi di veri e propri sport, ma non come siamo abituati: da analogico si è passati in fretta anche su questo tema al digitale.

Isolate a casa per lunghi periodi di tempo a causa dei lockdown, le persone hanno cercato svago e intrattenimento nelle forme più svariate e hanno anche scoperto il mondo degli e-Sport.

Questo è un settore in continua crescita che ha avuto un’ulteriore slancio proprio nel 2020 per le evidenti restrizioni. Un ambito non ancora regolamentato che coinvolge più di 400 milioni di persone con un giro d’affari proiettato oltre il miliardo di dollari nel 2020, ma le stime per il 2023 puntano addirittura a oltre 1,5 miliardi di dollari.

 

e-Sports: Cina e Usa si contendono il settore

Vi è un grande riconoscimento attorno al tema a livello istituzionale: il comitato olimpico asiatico ha annunciato che nel 2022 saranno previsti anche gli e-Sports come evento nei giochi d’Asia, quindi come vera e propria attività sportiva. Non a caso è l’oriente a fare da apripista in questo ambito: il primo mercato mondiale è la Cina e la società più grande è la holding Tencent che ha un settore videoludico che fattura circa 19 miliardi l’anno per la vendita di videogiochi e occupa circa il 18% del mercato.

Un altro mercato importante è quello statunitense dove ci sono diversi team come SoloMid che vale 400 milioni di dollari. L’Europa è abbastanza indietro su questo fronte, solo la Finlandia ha avuto un riconoscimento istituzionale nel novembre 2019 dal comitato olimpico nazionale. L’Italia è il quinto mercato europeo e decimo mercato mondiale per quanto riguarda l’utilizzo di videogiochi con circa 20 milioni di utilizzatori.

Ma come guadagnano le società coinvolte in questo business? Gli ingenti ricavi sono il risultato di tre fonti principali: sponsorizzazione, diritti dei media per i videogiochi competitivi e pubblicità, da quest’ultima arrivano la maggior parte degli introiti. Entro il 2022, Newzoo ha scoperto che il fatturato globale degli e-Sports potrebbe arrivare a 1,8 miliardi di dollari escludendo i montepremi dei giochi, gli stipendi dei giocatori in costante aumento e tutto il settore delle scommesse correlato.

 

e-Sports: su quali azioni investire?

Questo settore si è mostrato molto resiliente durante la pandemia di coronavirus ed è proprio in questo periodo che si è sviluppato un forte interesse attorno a questo business, proprio per gli impedimenti dovuti al distanziamento sociale e ai lockdown.

Le azioni delle società di videogiochi hanno sovraperformato i benchmark azionari sia da inizio anno sia durante il crollo di febbraio/marzo. L’industria dei videogiochi, è bene ricordarlo, al momento presenta un rischio maggiore rispetto ad altri settori più consolidati, non trattandosi ancora di un mercato regolamentato.

Tuttavia, le prospettive di crescita stanno facendo ingolosire gli investitori più scaltri pronti a cavalcare il possibile Megatrend. Certo ancora si tratta di un settore recente e la maggior parte delle aziende coinvolte non sta attualmente diffondendo dati dettagliati sulle vendite e sugli utili per le loro iniziative di e-Sport.

Per molte delle più grandi aziende, gli e-Sports rappresentano al momento solo una parte del business, non il core-business. Stiamo parlando di realtà come Nintendo, Sony, Microsoft e molti altri, ma ci sono anche aziende più “piccole” e altrettanto conosciute sulle quali è possibile investire. Vediamone alcune:

 

Tencent Holdings

L’azienda cinese nata nel 1998 è di certo una di quelle su cui investire, è una delle più grandi società su internet e basta un solo nome per convincersi: Fortnite. Con una capitalizzazione di 38 miliardi di dollari è battuta solo da colossi come Google e Amazon. La holding detiene una partecipazione del 40% nel videogioco che solo nel 2018 ha fatto guadagnare 3 milioni di dollari di profitti al suo creatore. L’azienda vanta un ampio catalogo di franchising di videogiochi, investimenti e partnership con molte società di gioco e inoltre possiede e gestisce diverse piattaforme di streaming e social media che potrebbero aiutare a rafforzare il business.

 

Activision Blizzard

Activision Blizzard è un'azienda statunitense produttrice e distributrice di videogiochi. La società è nata dalla fusione fra la Activision e la Blizzard Entertainment, avvenuta nel 2007. Produce e distribuisce e-games, suo ad esempio è il notissimo Call of Duty e possiede anche King, comprata nel 2015 da Luigi Zacconi. Per chi non sapesse chi è King basta un solo nome per capire la portata e l’estensione del business: Candy Crush. Dal 2015 è quotata al Nasdaq e da allora ha aumentato il suo fatturato che oggi si aggira attorno ai 7,5 miliardi di dollari.

 

Electronics Art

Impossibile non conoscerla. Nota anche come EA è una società statunitense fondata nel maggio 1982 da Trip Hawkins, ha sede a Redwood City nella contea di San Matteo, in California. Sviluppa, pubblica e distribuisce videogiochi. EA ha creato giochi epici ed indimenticabili come l’amatissimo FIFA e The Sims. Oggi è la seconda più grande compagnia nel campo sia per fatturato che per capitalizzazione. I punti di forza dell’azienda sono la sua posizione leader nel genere dei giochi sportivi e la forza dei contenuti concessi in licenza.

 

Ubisoft

Ubisoft, fino al 2003 Ubi Soft Entertainment, è un'azienda francese sviluppatrice e editrice di videogiochi, con sede centrale a Montreuil. Nel 2000 Ubisoft acquisì la compagnia statunitense Red Storm Entertainment, studio destinato allo sviluppo di videogiochi fondato dal famoso scrittore statunitense di spy-story Tom Clancy. Nel 2001 la compagnia acquisì inoltre Blue Byte, nota per la serie The Settlers. Dal 2003 Ubisoft opera in 22 paesi, nove di questi aventi propri studi di produzione. Quello stesso anno Ubisoft rilasciò una serie di titoli best seller ampiamente acclamati dalla critica, tra i quali: Rayman 3: Hoodlum Havoc, Tom Clancy's Splinter Cell, Prince of Persia.

 

Take-Two Interactive

Take Two Interactive Software, Inc. è un'azienda statunitense produttrice e distributrice di videogiochi e di accessori per computer. La sede centrale della società si trova a New York, mentre la sede internazionale si trova a Ginevra, in Svizzera. Gli studi di sviluppo si trovano a San Diego, Vancouver, Toronto e Austin. Oggi Take Two attraverso politiche di ristrutturazione e specializzazione come con Rockstar Games e 2K ottiene anche gran parte dei guadagni dalla distribuzione degli stessi videogiochi.

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