Borse: le 10 aziende farmaceutiche a maggior capitalizzazione | Investire.biz

Borse: le 10 aziende farmaceutiche a maggior capitalizzazione

24 dic 2020 - 17:00

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Realtà sconosciute fino a pochi mesi fa oggi quotano con valori sempre crescenti facendosi notare. Ma quali sono le aziende pharma a maggior market cap?

C’è un forte fermento sul tema farmaceutico con un mercato che è in continua evoluzione e che potrebbe creare grandi opportunità in futuro. Warren Buffett ha di recente annunciato di aver acquistato azioni Pfizer e di essere esposto verso le aziende farmaceutiche. Amazon ha annunciato Amazon Pharmacy, per vendere medicinali da banco (per ora solo negli Stati Uniti) e i vaccini contro il coronavirus sono destinati a smuovere decine di miliardi nei prossimi mesi.

L’industria farmaceutica globale ad oggi registra ogni anno un fatturato di circa 1,2 trilioni di dollari. Si tratta di un mercato enorme, che può creare enormi opportunità per gli investitori nel lungo termine. La pandemia di Covid-19 ha necessariamente attirato l’attenzione degli investitori verso le grandi realtà di questo settore, soprattutto su quelle che stanno sviluppando vaccini per la lotta al virus.

Le azioni delle aziende che hanno iniziato a lavorare su un vaccino, infatti, sono cresciute parecchio in Borsa. Ma tra le centinaia realtà di questo settore quali sono le più importanti? Quali sono quelle a maggiore capitalizzazione? Quali performance hanno registrato quest’anno? Conosciamo insieme le prime 10 aziende del settore in termini di market cap e scopriamone la storia ed altre informazioni utili.

 

Le 10 aziende farmaceutiche a maggior capitalizzazione

N. Azienda Paese Ticker Borsa

Market Cap 2020

(USD Billion)

Market Cap al 31/12/2019

(USD Billion)

Market Cap Var% Performance 2020
1

Johnson & Johnson

USA JNJ NYSE 403,04 379,00 6,34 7,81
2 Roche Svizzera ROG SIX Swiss 296,61 276,27 7,36 0,59
3 Pfizer USA PFE

NYSE

 

232,62 216,82 7,29 9,85
4 Merck & Co USA MRK NYSE 211,18 230,92 -8,55 -6,73
5 Novartis Svizzera NOVN SIX Swiss 209,67 214,83 -2,40 -1,00
6 AbbVie USA ABBV NYSE 191,85 130,94 46,52 28,80
7 Abbott Laboratories USA ABT NYSE 188,00 153,09 22,80 25,49
8 Novo Nordisk Danimarca NVO OMX
NYSE
165,42 139,12 18,90 11,85
9 Eli Lilly USA LLY NYSE 151,14 125,85 20,10  21,73
10 AstraZeneca Regno Unito AZN LSE
NASDAQ
OMX
141,83 130,87 8,37  5,97

Classifica delle prime 10 aziende farmaceutiche per market cap (Fonte: Elaborazione Ufficio Studi investire.biz)

 

La classifica parla chiaro: in termini di market cap le prime tre posizioni vanno a Johnson & Johnson (403 miliardi di dollari), Roche Holding AG (296 miliardi di dollari) e Pfizer (232 miliardi di dollari). Rispetto al 31/12/2019, queste aziende hanno visto aumentare la loro capitalizzazione di mercato tra il 6 e il 7% circa.

Nonostante ciò, non sono le migliori in questo senso: AbbVie ad esempio ha visto crescere la propria market cap di oltre il 46%, mentre a Wall Street le quotazioni hanno archiviato un +28,80% YTD, la performance migliore tra le top 10 company.

In termini di variazione di capitalizzazione rispetto inizio brillano anche Abbott Laboratories ed Eli Lilly (rispettivamente +22,80% e +20,10%), ma anche le performance in Borsa non sono state da meno: le azioni Abbott hanno guadagnato oltre il 25% mentre Eli Lilly segue con un +21,73% YTD.

Grazie anche e soprattutto alle speculazioni sulla scoperta di un possibile vaccino, alcuni titoli hanno fatto registrare rialzi da capogiro, per poi crollare man mano che le speculazioni si scontravano con la dura realtà dei fatti: la ricerca di un vaccino efficace e sicuro necessita di tempo e il nuovo ceppo di Covid-19 scoperto recentemente nel Regno Unito non è di certo d'aiuto, nonostante vi siano state recenti notizie positive in merito.

A prescindere da ciò, il settore healthcare negli ultimi anni ha registrato una crescita esponenziale. Senza dubbio, in linea con lo sviluppo tecnologico e la tematica ambientale, la salute rappresenta la principale priorità per molti individui e questo ha spinto case farmaceutiche, industrie biomediche e tutti i settori correlati ad espandere le proprie conoscenze per continuare a migliorare ed innovare. Ora, dopo una breve panoramica sulle aziende più importanti del settore, conosciamole una ad una.

 

1. Johnson & Johnson

Fondata nel 1886 dai fratelli Johnson Robert Wood, James Wood e Edward Mead, opera nel campo medico sanitario attraverso la produzioni di beni di consumo e dispositivi farmaceutici. In termini di prodotti farmaceutici, l’azienda si concentra su sei aree terapeutiche: cardiovascolare e metabolica, malattie infettive e vaccini, neuroscienze, oncologia, immunologia e ipertensione polmonare. Il quartier generale della società è situato a New Brunswick (New Jersey), USA. La sua divisione prodotti di consumo è situata a Skillman, in New Jersey. La società comprende circa 230 filiali che operano in 57 diversi stati. I suoi prodotti sono venduti in 175 diversi paesi. La sede italiana e il principale stabilimento produttivo si trovano a Pomezia, Roma. È quotata al NYSE dal 24 settembre 1944 ed è compresa nel paniere dell'S&P 500.

 

2. Roche

F. Hoffmann-La Roche AG, con sede a Basilea, è la più grande azienda farmaceutica del mondo con un fatturato di quasi 64 miliardi di dollari, seguita da Pfizer e Novartis. Roche produce reagenti e attrezzature per test medici. Le attività dell’azienda si estendono anche all’oncologia, all’immunologia, all’oftalmologia e alle malattie legate al sistema nervoso centrale. La società ha oltre 90mila dipendenti in oltre 100 paesi in tutto il mondo e spende, ogni anno, circa 9 miliardi di franchi svizzeri in ricerca e sviluppo. La sua holding, Roche Holding AG, è quotata al SIX Swiss Exchange. Controlla interamente la società biotecnologica americana Genentech, è azionista di maggioranza con il 62% della società biotecnologica giapponese Chugai Pharmaceuticals, ha il controllo anche di Ventana Medical Systems, società leader nella diagnostica e con sede negli Stati Uniti. I discendenti delle famiglie fondatrici, Hoffmann e Oeri, possiedono poco più della metà delle azioni al portatore con diritto di voto (la famiglia Hoffmann più del 45%, Maja Oeri il 5%) mentre la società farmaceutica svizzera Novartis ne possiede un terzo.

 

3. Pfizer

Si tratta dell’azienda diventata nota grazie alla scoperta del vaccino contro il coronavirus efficace al 95%. Pfizer è una delle più grandi aziende farmaceutiche del mondo, con sede a New York. È stata fondata nel 1849, ma divenne una società quotata sono il 22 giugno 1942, quasi un secolo dopo. Le aree di interesse dell’azienda comprendono discipline mediche come immunologia, oncologia, cardiologia, endocrinologia e neurologia. La società gestisce due divisioni commerciali: Pfizer Innovative Health e Pfizer Essential Health. La prima si concentra su farmaci, vaccini e prodotti per l’assistenza sanitaria. La seconda si concentra su aree terapeutiche come la medicina interna, i vaccini, l’oncologia, le infiammazioni e l’immunologia, le malattie rare e l’assistenza sanitaria. Nel 2019 Pfizer ha trasformato la sua unità di assistenza sanitaria ai consumatori in una joint venture con GlaxoSmithKline. Lo spin-off dovrebbe aprire la strada a una solida crescita futura, guidata dal farmaco per il cancro al seno Ibrance, dal diluente del sangue Eliquis e dal farmaco immunologico Xeljanz. Anche la pipeline dell’azienda dovrebbe contribuire alla crescita di Pfizer. La società ha quasi 30 programmi in fase avanzata di test o in attesa di approvazione normativa, tra cui il suo promettente vaccino pneumococcico e il farmaco antidolorifico cronico tanezumab.

 

4. Merck & Co

Da non confondere con la tedesca Merck KGaA, anch’essa impegnata nel mercato del pharma, Merck & Co è un’azienda statunitense che sviluppa decine di prodotti per la salute umana e veterinaria. Merck è diventata un’azienda biofarmaceutica globale che opera in tre diversi segmenti di mercato: farmaceutico, salute degli animali e servizi sanitari. La società, che ha sede negli Stati Uniti, produce medicinali, vaccini e anche prodotti per la salute degli animali. Merck ha più di 50 prodotti da banco destinati a settori quali: malattie cardiovascolari, malattie respiratorie, oncologia, neuroscienze, malattie infettive, immunologia e salute delle donne. Si tratta di una delle 10 migliori aziende al mondo in termini di fatturato ed è conosciuta, al di fuori degli Stati Uniti, come Merck Sharp & Dohme.

 

5. Novartis

Novartis è una multinazionale attiva nell’industria farmaceutica e biotecnologica. La sua sede centrale si trova nella città di Basilea, in Svizzera. L’azienda è nata dalla fusione di Ciba-Geigy con Sandoz nel 1996, che all’epoca è stata la più grande fusione al mondo. Il settore pharma genera il 60% delle vendite dell’azienda. Questa unità cerca di sviluppare farmaci innovativi, attraverso la leadership mondiale nel mercato cardiologico e oncologico ed una forte crescita dei farmaci per l’assistenza primaria, così come dei farmaci per uso specialistico, possedendo un portafoglio di prodotti altamente riconosciuto e in fase di sviluppo. La divisione Sandoz dell’azienda produce oltre 1000 diversi farmaci generici e biosimilari. La divisione Alcon invece si concentra sulla vista e sui prodotti correlati. Novartis impiega oltre 6mila scienziati e medici per promuovere la ricerca nel settore.

 

6. AbbVie

Nata nel 2013 dalla scissione con Abbott Laboratories, AbbVie si occupa di Ricerca e Sviluppo per conto della casa madre. Il portafoglio di AbbVie comprende diversi prodotti in rapida crescita, tra cui i farmaci antitumorali Imbruvica e Venclexta e i farmaci antinfiammatori Rinvoq e Skyrizi. Non appare strano, occupandosi di ricerca e sviluppo, che questa azienda abbia costantemente un gran numero di farmaci in programma di test clinici, spesso in fase 3, cioè l’ultima fase prima delle autorizzazioni e la messa in commercio. AbbVie vanta ben 47 anni di aumento costante del dividendo, facendo di questa società una delle regine dei Dividendi Aristocratici. Nel giugno 2019, ha acquisito Allergan, un'altra società biofarmaceutica irlandese, i cui ricavi combinati hanno portato a una massiccia espansione della società. È quotata al NYSE dal 2 gennaio 2013.

 

7. Abbott Laboratories

L’azienda ha sede a North Chicago in Illinois, ma opera in più di 130 paesi, Italia compresa. Fu fondata a Chicago dal medico Wallace Calvin Abbott. Si tratta di un gruppo molto vasto che nel 2013 ha deciso di scindere le proprie attività di ricerca e sviluppo che ha fatto confluire in una nuova società quotata che prende il nome di AbbVie. Alla “vecchia” Abbott Laboratories rimane il compito della produzione dei prodotti. A partire dal 2017, le azioni di Abbott Laboratories sono detenute principalmente da investitori istituzionali tra i quali The Vanguard Group, BlackRock, State Street Corporation. L’anno di IPO della società risale ad un anno funesto, il 1929, durante il crollo del mercato azionario che diede inizio alla Grande Depressione.

 

8. Novo Nordisk

La Novo Nordisk è una multinazionale danese specializzata nella cura del diabete, dell'emofilia, dei disturbi della crescita e della terapia ormonale sostitutiva. È il produttore del 49% dell'insulina globale. Per quanto riguarda invece il mercato mondiale della cura del diabete, ha una quota di mercato del 25%. In Italia ha sede a Roma. Novo Nordisk nacque nel 1989 grazie alla fusione di due aziende danesi con 70 anni di esperienza: Novo e Nordisk. Nordisk nasce nel 1923 come laboratorio per la produzione di insulina ad opera di August & Marie Krogh, Hans Christian Hagedorn e August Kongsted. Con la stessa mission, sorge Novo Terapeutisk Laboratoriumnel, ad opera dei fratelli Pedersen già impiegati in Nordisk. Nel 1973 Novo Terapeutisk Laboratorium si fonde con Novo Industri, una sua controllata, e assume tale denominazione. Nel 1981 si quota al NYSE. Nel 1981 Novo Industri produceva il 33% dell'insulina mondiale il 60% di quella europea, nonché il 50% degli enzimi industriali nel mondo. Nel 1982 Novo commercializza la prima insulina ricavata da modificazione genetica dell'insulina suina. Nel 1989 Novo Industri e Nordisk Gentofte si fondono per creare Novo Nordisk.

 

9. Eli Lilly and Company

Eli Lilly and Company è un'azienda farmaceutica globale con sede a Indianapolis e uffici in 18 paesi. Si tratta del più grande produttore di farmaci psichiatrici e ha nel suo portafoglio brand come Prozac (fluoxetina), Dolophine (metadone), Cymbalta (duloxetina) e Zyprexa (olanzapina). I suoi prodotti sono venduti in circa 125 paesi. Nella storia di Eli Lilly ci sono due milestone molto importanti, cioè la creazione in serie del vaccino contro la poliomielite e dell’insulina. In Italia la Eli Lilly SpA, controllata al 100% dalla Eli Lilly and Company, ha sede a Sesto Fiorentino. La compagnia fu fondata nel 1876 dal colonnello Eli Lilly, un chimico farmaceutico e veterano della guerra civile americana, da cui prese il nome la compagnia.

 

10. AstraZeneca

AstraZeneca è una multinazionale originaria della Svezia/Regno Unito. È salita agli onori della cronaca in primavera/estate 2020 in quanto una delle prime aziende del settore ad aver annunciato di avere un vaccino contro il Covid-19. La società è un gruppo farmaceutico internazionale creato nel 1999 dalla svedese Astra AB e dalla britannica Zeneca PLC. Zeneca PLC è stata creata nel 1993 dalla divisione farmaceutica dell’azienda chimica britannica Imperial Chemical Industries. La sede centrale è a Cambridge, il dipartimento di sviluppo e ricerca si trova a Södertälje in Svezia, a sud di Stoccolma. Il gruppo è attivo nello sviluppo di farmaci con prescrizione medica per patologie cardiovascolari, respiratorie, infiammatorie, metaboliche, oncologiche, infezioni e disturbi del sistema nervoso. La compagnia è presente in circa 100 Paesi con oltre 57mila dipendenti. I siti produttivi sono 23, dislocati in 16 paesi con oltre 10mila dipendenti. Sono invece 14 i centri di ricerca, dislocati in 8 paesi, in cui operano circa 13mila dipendenti.

 

Azioni farmaceutiche: cosa sapere prima di investire?

Quello farmaceutico è un mercato maturo e in costante evoluzione, che continua a crescere di pari passo alla crescita demografica e il relativo invecchiamento. La prima cosa da sapere è la differenza tra le azioni farmaceutiche, biotecnologiche e quelle legate in modo generico al mondo della salute. Le prime utilizzano prodotti chimici per sviluppare farmaci, mentre le seconde producono farmaci utilizzando organismi viventi come batteri o enzimi.

Le aziende della salute sono invece impegnate nella pipeline globale per fruire dei servizi. La cosa più importante da cercare nei titoli farmaceutici è la loro prospettiva di crescita, dimostrata dalla crescita dei ricavi e dei guadagni. Un’altra componente chiave delle prospettive di crescita di un’azienda farmaceutica è la sua pipeline, ovvero tutti i farmaci candidati attualmente in fase di sviluppo.

La maggior parte delle aziende farmaceutiche include nelle loro pipeline solo quei farmaci candidati ai test clinici sugli esseri umani o in attesa dell’approvazione normativa da parte delle agenzie governative competenti. Ottenere l’approvazione da parte della Food and Drug Administration (FDA) in Usa e dall’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) in UE è una grande opportunità di crescita per i produttori di farmaci.

I dividendi sono un altro fattore importante da considerare quando si valutano le azioni delle grandi aziende farmaceutiche in ottica di lungo termine. Vi sono però anche dei rischi da considerare come il potenziale di fallimento clinico, la possibilità di non ottenere l’approvazione normativa, ma soprattutto la responsabilità del prodotto e il rischio contenziosi: i produttori di farmaci possono affrontare questioni di responsabilità civile relative ai loro prodotti. Non è raro vedere aziende costrette a ritirare i propri farmaci dal mercato a causa di problemi di sicurezza e sono comuni anche cause legali.

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