Secondo l'agenzia Bloomberg, Credit Suisse ha nuovi problemi con uno dei suoi fondi: gli investitori vorrebbero ritirare i loro investimenti nel Renaissance Alternative Acces Fund, ma una clausola impedirebbe loro di farlo. Il colosso finanziario elvetico, contattato, ha rifiutato di commentare.
Secondo il prestigioso media finanziario il patrimonio in gestione del fondo era di 700 milioni di franchi all'inizio del 2020 ed è sceso a 250 milioni il mese scorso. Solo l'anno scorso, il fondo ha perso quasi il 32% (clicca qui per conoscere gli hedge fund più performanti del mondo).
Credit Suisse: investitori vogliono uscire dal fondo Renaissance Alternative Access
In base a una clausola nel contratto, che risale all'introduzione del fondo nel 2016, gli investitori che vogliono abbandonare il fondo devono rispettare un periodo di preavviso di due mesi e possono ricevere inizialmente solo il 95% del loro capitale. Il restante 5% viene rimborsato solo a gennaio, dopo la valutazione annuale del fondo. Questo tipo di clausola non è nulla di insolito, precisa Bloomberg.
Il Credit Suisse Renaissance Alternative Access Fund è investito nei fondi della società di investimento statunitense Renaissance Technologies LLC, l’hedge fund quantitativo guidato da James Harris Simons, che all'inizio di quest'anno è stata scossa da perdite significative. Tre dei suoi fondi aperti agli investitori esterni sono scesi di percentuali a due cifre.
Credit Suisse è stata più volte nei titoli dei giornali negli ultimi mesi per grandi disavventure nelle sue operazioni di investimento. Da un lato, c'è stato il fallimento dell'hedge fund Archegos Capital Management, che dovrebbe costare alla banca 5 miliardi di franchi. L'istituto svizzero aveva inoltre rapporti con l'ormai insolvente Greensill Capital, alla quale aveva accordato un prestito lo scorso autunno.
Dopo diversi scandali, la Svizzera sta pensando di punire i banchieri, troppo spesso intoccabili. Le pesanti perdite della banca di investimento nel crollo di Archegos e la perdita di miliardi di investimenti dei clienti supportati dall'insolvente finanziaria britannica Greensill, hanno sdegnato le autorità e scatenato un dibattito tra i legislatori riguardo la possibilità di multare i colletti bianchi della finanza.