Nonostante un recupero dai minimi intra, quella odierna è una giornata all'insegna della debolezza sui mercati europei, che pagano i timori di banche centrali hawkish in tema di rialzo dei tassi di interesse. In questo contesto il Ftse Mib è riuscito a mantenersi sopra i 27.700 punti, evitando una prosecuzione delle vendite in direzione dei 27.500 punti e a seguire verso i 27.300-27.200 punti. Al rialzo nuovi segnali di rafforzamento del trend ascendente si avrebbe solo con il superamento dei 28.000-28.150 punti che rappresentano i massimi degli ultimi 13 anni. Tra i titoli che a Piazza Affari stanno facendo segnare una performance decisamente negativa troviamo Buzzi Unicem, dopo le decisioni prese nelle ultime ore dall'Ucraina. Andiamo a vedere di cosa si tratta.
Buzzi Unicem: inserita dall'Ucraina nella Black List
La decisione presa da Buzzi un anno fa di non lasciare la Russia, dopo l'inizio del conflitto in Ucraina, ha portato nelle ultime ore la National Agency for the Prevention of Corruption dell'Ucraina ad inserire l'azienda cementiera italiana in una Black List. L'accusa è quella di essere una degli sponsor internazionali della guerra a causa delle varie attività dell'azienda presenti all'interno della Federazione Russa. Infatti secondo l'agenzia nazionale ucraina per la prevenzione della corruzione, Buzzi non solo è tra le prime 5 società dell'industria russa del cemento, ma ha continuato a fornire prodotti a grandi aziende controllate dallo Stato come Rosneft e Rosatom.
In questo contesto non dobbiamo dimenticare come nel corso degli ultimi anni Buzzi abbia versato all'erario di Mosca non solo oltre 60 milioni di euro di tasse ma anche altri oneri obbligatori, elementi questi che hanno portato l'Ucraina ad adottare il provvedimento odierno. Andiamo ora a vedere la reazione del titolo e cosa potrebbe comportare per le prossime sedute.
Azioni Buzzi: analisi tecnica e strategie operative
Con volumi quasi tripli rispetto alla media giornaliera mensile, è una seduta all'insegna del sell-off quella odierna sul titolo Buzzi con i prezzi che, dopo essere scesi fin verso i 20,60 euro, si attestano sui 21 euro. Dal punto di vista operativo il movimento odierno sta mettendo a serio rischio quel trend rialzista partito sull'azione dai minimi di settembre in area 14 euro e che ha spinto durante la scorsa ottava le quotazioni a superare la soglia dei 22 euro.
Nel breve termine fondamentale sarà quindi la tenuta dei 21 euro, dove transitano sia la trendline rialzista che parte dai minimi di periodo che l'indicatore giornaliero del Supertrend, per evitare ulteriori ribassi che potrebbero spingere i corsi fin verso gli ex massimi di febbraio 2022 in area 20,30 euro. Nel caso in cui anche questi sostegni dovessero essere rotti, si avrebbe un ulteriore indebolimento della struttura grafica con possibili discese fin verso la soglia dei 19 euro.
Al contrario la tenuta dei 21 euro potrebbe essere letta come una nuova occasione di acquisto sull'azione, con primi target rialzisti i 21,50-21,60 euro e successivamente i 22 euro. L'eventuale superamento di queste aree resistenziali rimetterebbero in moto il trend primario rialzista, con ulteriori allunghi verso i 22,80 euro e a seguire l'area dei 24 euro che rappresentano i massimi del 2021.
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